La Gazzetta dello Sport

LE SUE ARMI? PRESSING E RITMO SENZA ERRORI

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Quella tra Roger Federer e Nole Djokovic è attualment­e la sfida tennistica più stimolante. Se prediligi l’eleganza, i gesti bianchi, il talento e l’inventiva non puoi che parteggiar­e per Roger, ma se guardi il rendimento, l’aspetto fisico e la solidità mentale sei al fianco di Nole. Gli scontri diretti più importanti hanno visto il successo del serbo e l’essere arrivato ad un passo dal Grande Slam certifica la grandezza del numero uno del mondo che anche quest’anno terminerà la stagione seduto sul trono mondiale, per la quarta volta in carriera. Veloce e al tempo stesso resistente, Nole impression­a per l’elasticità muscolare, per la feroce determinaz­ione nei recuperi e per la facilità nel ribaltare l’azione. Anche quando lo sforzo annebbia le idee, il serbo non perde la lucidità e si esalta ancor di più quando la partita vira verso la battaglia. Lascia allibiti come riesca a mantenere per lunghi tratti un ritmo ossessivo, un pressing esasperato senza perdere la precisione dei colpi pur rimanendo ordinato, e di come sia in grado di produrre gioco, con pochi svolazzi, ma con la determinaz­ione di chi insegue la vittoria. Fuori dal campo è un ragazzo simpatico e sempre disponibil­e, spesso sorridente, ma quando scende sul rettangolo di gioco cambia pelle e diventa una spietata macchina da punti.

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