Ecco Sua Altezza Inter Nasce dai centimetri la riscossa di Mancini
1Nell’ultimo turno solo il Verona era più alto. Contro il Milan ha vinto la maggior parte dei duelli aerei. Tecnica e fisico: così il tecnico punta deciso allo scudetto
Nella foto di classe sarebbe in piedi, in seconda fila. Al supermercato aiuterebbe le signore a raggiungere le merendine nello scaffale più lontano. In Serie A incute timore, fa sentire “la presenza” e di testa le prende quasi tutte lei. Non è la “Grande Inter” che ieri festeggiava il 50° anniversario della seconda Intercontinentale vinta contro gli argentini dell’Independiente, ma è “l’Inter grande” di Roberto Mancini. Il tecnico la voleva alta, di personalità e tecnica. La ritrova pure capolista a punteggio pieno dopo tre turni di campionato e con la miglior difesa della Serie A (un solo gol subito, dal Carpi).
SECONDO PIANO I centimetri contano, eccome. Nell’ultima giornata di campionato l’Inter è stata la seconda più alta di media con un metro e 84, dietro solo al Verona per un soffio di 0,6 centimetri. Le altre grandi, Juventus e Roma su tutte, devono alzare il mento. I campioni in carica nella terza giornata si fermano a 183,3 mentre i giallorossi forse si devono pure alzare un po’ sulle punte dei piedi con i loro 181,4, quasi 3 centimetri in meno. Squadra fisica, tosta, quella di Mancini. Nell’undici iniziale del derby si andava dai 193 centimetri di Mancini ai 171 di Gary Medel di cui parliamo qui a fianco. In mezzo si navigava dai 181 ai 188 (e mancava Miranda, 186 centimetri). Insomma, tanta sostanza fisica che si è tramutata in una supremazia aerea contro il Milan. Le respinte dal cielo all’interno dell’area dell’Inter sono state 20 contro le 16 in quella del Milan. Tradotto: per creare qualche fastidio a Handanovic la scelta aerea non è stata quella giusta. Forse si doveva virare su corridoi bassi. Anche se poi leggendo le statistiche della gara di domenica si scopre che il maggior numero di respinte aeree le ha confezionate Medel, il più piccolo (di gran lunga, dieci centimetri da Mauro Icardi, il secondo) della squadra di Mancini. VITTORIA AEREA Testimonianza della capacità del cileno di leggere in anticipo lo svolgimento dell’azione. La superiorità dell’Inter sui rossoneri in questa speciale graduatoria si è poi dilatata a tutto il campo, non solo in fase difensiva. I duelli aerei vinti si sono spalmati un po’ ovunque sul terreno del Meazza. Guarin, Icardi e Juan Jesus non ne hanno mai perso uno tra centrocampo, attacco e difesa. Sono dati parziali, legati a una sola partita. Ma sono dati che supportano la tesi visiva di una squadra che ha centimetri in più degli altri e che facendoli valere rende anche la sua presenza più «paurosa». È la stessa sensazione che si aveva quando si vedeva giocare la prima Inter di Mancini. Era più forte tecnicamente e fisicamente. Il Mancio vivrebbe volentieri un deja vù.