Buffon: «Il primo mattone dell’annata E ora tutti gli altri»
Grandi parate del portiere per l’impresa: «Partite così fanno crescere i giovani»
La bimba alza gli occhi e lo guarda un po’ stupita: era talmente in trance, Gigi Buffon, da essersela dimenticata nel tunnel. È stato Chiellini a recuperarla e a portarla per mano al portiere: cerimonia del fairplay salvata, poi arriva il City a folate ed è pure peggio. Colpito a freddo da Sterling, Buffon ci ha messo il piede, la faccia, la memoria delle lacrime di Berlino. Poi si è accartocciato sulla palla e ha salvato ancora la Juve: due volte in una manciata di secondi, all’inizio di una serata che poteva diventare la fine e si è chiusa con una corsa felice sotto la curva, dove i tifosi impazziti di gioia si sono riconciliati con la Juve.
CANTI Si dirà: in trasferta è facile, arrivano i più affezionati, e poi c’era poco da fischiare. È vero. Ma ci sono tanti segnali nella serata di Manchester, tutti disegnati sulla faccia di Buffon: quasi sonnambulo all’inizio, sempre pronto durante la partita. Aveva chiesto ai tifosi di stare vicini alla Juve ed è stato accontentato, ma prima che dai tifosi la Juve si è salvata da sé. Con le sue manone e certi interventi che ricordano l’ultima stagione. «Questo è il primo mattoncino importante, ma ne devono seguire tanti altri. La consapevolezza e le emozioni che ti danno partite come questa sono molto importanti soprattutto per i giovani. Si cresce più velocemente», dice Buffon alla fine. E Allegri gli fa un monumento: «Speriamo che Buffon duri il più a lungo possibile, non ci sono aggettivi per definirlo, è straordinario». Anche quando resta in trance nel tunnel.