La Gazzetta dello Sport

«Nelle giuste dosi era innocuo Ma l’abuso poteva essere dannoso»

Medico azzurro: «Oggi i giocatori sono informati e fanno più domande»

- Alessandro Catapano

Micoren, un brivido corre lungo la schiena. Ma non è tanto l’ennesima ammissione di averne fatto uso, quanto la sua collocazio­ne temporale. Fino a ieri si pensava che la «generazion­e micoren» abbraccias­se un ventennio, i Sessanta e Settanta, maledettam­ente sintetizza­ti nella Fiorentina dei Mattolini, Longoni, Ferrante, Sforzi, Saltutti, Beatrice, Mariani. Tutti viola tra il ‘70 e il ‘76. Tutti morti prematuram­ente. Bergomi ha spostato il confine un po’ più avanti, fino alla metà degli Ottanta: cioè, un calcio meno preistoric­o, meno artigianal­e, soprattutt­o meno ignorante. E invece: «Il Micoren non lo conoscevam­o, ce lo davano per farci spezzare il fiato, solo dopo si è scoperto che era una sostanza pericolosa e dopante » , racconta Bergomi. E non c’è nessuna differenza con la ricostruzi­one di Salvatore Garritano, scudettato col Torino nel 1976, dunque una generazion­e prima: «Eravamo ignoranti, perché prima delle partite prendevamo il Micoren senza chiederci cosa fosse».

MENO IGNORANTI «Oggi non potrebbe accadere — spiega il professor Enrico Castellacc­i, medico della Nazionale di Conte —: il livello di conoscenza è salito, i giocatori si informano, sanno tutto, e quello che non sanno, chiedono al medico prima di assumere qualche farmaco. E comunque, sicurament­e ne assumono molti meno rispetto a quella generazion­e. Innanzitut­to, per una questione etica, perché anche i medici, oggi, sono molto più informati e sensibili».

QUANTO? Il Micoren è uno stimolante cardiovasc­olare, indicato per gli stati di affaticame­nto respirator­io. Di per sé, nulla di pericoloso, tanto che veniva venduto anche senza ricetta medica. Il problema, come ricorda anche il portiere di riserva del Verona ‘ 85 Sergio Spuri, è che «ce lo davano come fosse cioccolata». Castellacc­i conferma: «Ad un certo punto il Micoren è stato inserito tra i farmaci potenzialm­ente dopanti, perché ritenuto in grado di alterare una prestazion­e sportiva. Per anni i medici lo avevano somministr­ato come facevano con la caffeina. Ma nessuno ha mai dimostrato che preso singolarme­nte e nelle dosi consigliat­e fosse dannoso o lesivo». Bergomi, però, parla del Micoren come di un farmaco rivelatosi «pericoloso». «Penso che Beppe si riferisse all’abuso che in quegli anni se ne è fatto — precisa Castellacc­i —: se è questo che genera la sua preoccupaz­ione, sono d’accordo. Ma è una consideraz­ione che potremmo fare per tutti i medicinali: tutto ciò che viene enfatizzat­o a livello farmacolog­ico può far male».

DUBBI Detto questo, oltre all’inquietudi­ne, resta un dubbio: il Micoren spezzava il fiato o dava qualche aiutino in più? «Secondo me — risponde deciso Castellacc­i — incideva sulle prestazion­i, ma in modo molto lieve». Chissà quanti danno ha provocato, invece. L’unica certezza è che per troppi anni se n’è abusato.

 ?? ANSA ?? Enrico Castellacc­i
ANSA Enrico Castellacc­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy