«Nelle giuste dosi era innocuo Ma l’abuso poteva essere dannoso»
Medico azzurro: «Oggi i giocatori sono informati e fanno più domande»
Micoren, un brivido corre lungo la schiena. Ma non è tanto l’ennesima ammissione di averne fatto uso, quanto la sua collocazione temporale. Fino a ieri si pensava che la «generazione micoren» abbracciasse un ventennio, i Sessanta e Settanta, maledettamente sintetizzati nella Fiorentina dei Mattolini, Longoni, Ferrante, Sforzi, Saltutti, Beatrice, Mariani. Tutti viola tra il ‘70 e il ‘76. Tutti morti prematuramente. Bergomi ha spostato il confine un po’ più avanti, fino alla metà degli Ottanta: cioè, un calcio meno preistorico, meno artigianale, soprattutto meno ignorante. E invece: «Il Micoren non lo conoscevamo, ce lo davano per farci spezzare il fiato, solo dopo si è scoperto che era una sostanza pericolosa e dopante » , racconta Bergomi. E non c’è nessuna differenza con la ricostruzione di Salvatore Garritano, scudettato col Torino nel 1976, dunque una generazione prima: «Eravamo ignoranti, perché prima delle partite prendevamo il Micoren senza chiederci cosa fosse».
MENO IGNORANTI «Oggi non potrebbe accadere — spiega il professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale di Conte —: il livello di conoscenza è salito, i giocatori si informano, sanno tutto, e quello che non sanno, chiedono al medico prima di assumere qualche farmaco. E comunque, sicuramente ne assumono molti meno rispetto a quella generazione. Innanzitutto, per una questione etica, perché anche i medici, oggi, sono molto più informati e sensibili».
QUANTO? Il Micoren è uno stimolante cardiovascolare, indicato per gli stati di affaticamento respiratorio. Di per sé, nulla di pericoloso, tanto che veniva venduto anche senza ricetta medica. Il problema, come ricorda anche il portiere di riserva del Verona ‘ 85 Sergio Spuri, è che «ce lo davano come fosse cioccolata». Castellacci conferma: «Ad un certo punto il Micoren è stato inserito tra i farmaci potenzialmente dopanti, perché ritenuto in grado di alterare una prestazione sportiva. Per anni i medici lo avevano somministrato come facevano con la caffeina. Ma nessuno ha mai dimostrato che preso singolarmente e nelle dosi consigliate fosse dannoso o lesivo». Bergomi, però, parla del Micoren come di un farmaco rivelatosi «pericoloso». «Penso che Beppe si riferisse all’abuso che in quegli anni se ne è fatto — precisa Castellacci —: se è questo che genera la sua preoccupazione, sono d’accordo. Ma è una considerazione che potremmo fare per tutti i medicinali: tutto ciò che viene enfatizzato a livello farmacologico può far male».
DUBBI Detto questo, oltre all’inquietudine, resta un dubbio: il Micoren spezzava il fiato o dava qualche aiutino in più? «Secondo me — risponde deciso Castellacci — incideva sulle prestazioni, ma in modo molto lieve». Chissà quanti danno ha provocato, invece. L’unica certezza è che per troppi anni se n’è abusato.