Un po’ Benitez un po’ Mazzarri Sarri scopre l’euro-Napoli
Fragile come Rafa, turnover mirato come Walter. Il tecnico cerca la quadra
Kalidou Koulibaly, 24 anni, difensore Faouzi Ghoulam, 24, difensore Jorginho, 23, centrocampista, David Lopez, 25, centrocampista
La prima in Europa per Maurizio Sarri arriva in un momento particolare. Non si può e non si deve parlare di crisi, ma dopo una campagna acquisti monca e tre partite senza vittorie è legittimo che la piazza sia in fibrillazione. La partenza in campionato non è stata delle migliori, rispettata in un certo qual senso la tradizione che vuole le squadre di Sarri fare fatica in avvio di stagione. Napoli però ha fretta e Sarri è convinto che a partire da domani sera contro il Bruges (arbitra l’ungherese Vad) i suoi metteranno finalmente il piede sull’acceleratore. Del resto, c’è un’altra tradizione da rispettare: azzurri mai sconfitti all’esordio internazionale negli ultimi cinque anni tra
Champions ed Europa League.
COME RAFA E WALTER Il passato ritorna sempre. Come il Napoli di Benitez (undici gol al passivo nelle ultime quattro gare dello scorso campionato) anche il Napoli di Sarri (sei reti subite nei primi 270’) ha problemi difensivi. Colpa di un mercato deficitario nel reparto arretrato che ha generato disaffezione nei tifosi (venduti appena settemila biglietti per domani, Curve chiuse per gli incidenti della passata stagione con il Dnipro). Sarri però è abituato a tirar fuori il meglio dal materiale a sua disposizione, sulla falsariga di quanto fatto qui da Mazzarri. Come il collega corregionale, anche l’attuale allenatore del Napoli non è tipo da «turnover programmato», ma comunque è pronto a proporre qualche novità di formazione.
i mesi dall’ultima vittoria del Napoli, quella contro il Cesena (3-2) il 18 maggio scorso alla terzultima di campionato: poi 3 sconfitte e 2 pareggi