La Gazzetta dello Sport

Stroppa, ripartenza giusta «Il Südtirol premia il lavoro»

Tecnico è primo dopo le delusioni con Pescara e Spezia: «La Lega Pro non è un declassame­nto»

- Nicolò Schira

«Avevo voglia di tornare ad allenare. Sono un uomo di campo e amo il lavoro quotidiano. Mi sarebbe piaciuto restare in B, ma il Südtirol ha rappresent­ato la soluzione giusta e l’unica squadra per la quale sarei sceso di categoria in quel momento. Non è un declassame­nto». Lo scorso 20 aprile Giovanni Stroppa è ripartito dal Südtirol e ora è capolista solitario. Un’inversione a U per chi negli ultimi due anni aveva allenato Pescara in A e Spezia in B. Non per chi della cultura del lavoro ha fatto il suo dogma ed è ripartito da dove aveva spiccato il volo nei profession­isti dopo i sei anni al timone delle giovanili del Milan: «Tutti vorrebbero allenare il Real Madrid. L’importante è avere la fortuna di poter lavorare. Al Südtirol devi fare i risultati, altrimenti ti esonerano uguale. Qui c’è una società che premia la qualità del lavoro e adatta alle mie caratteris­tiche. Con il d. s. Piazzi condividia­mo le scelte dei giocatori».

PASSATO Nessun rimpianto per Pescara («Qualcosa si era rotto, così ho deciso di dimettermi nonostante fossimo in zona salvezza») e Spezia («Ero a 2 punti dai playoff a fine andata e mi hanno esonerato»). Dopo l’addio gli abruzzesi sono precipitat­i verso la retrocessi­one e i liguri hanno continuato a marciare a ritmi simili, nonostante i tanti acquisti effettuati a gennaio. Adesso il Südtirol: «Sarà un campionato con tante pretendent­i alla B come Alessandri­a, Pavia, Cittadella, Padova, Bassano e Cremonese. Le prestazion­i brillanti sul piano del gioco mi rendono più felice dei sei punti in due gare». Con il lavoro si può tornare in alto: Stroppa ha la via da seguire.

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LAPRESSE Giovanni Stroppa, 47 anni

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