Iannone cade ma la Michelin è promossa
sta andando proprio male, sono cresciuti molto tenendo conto dei limiti strutturali della RS-GP. Il primo campanello d’allarme suonerà nel 2016 con la nuova moto, con tanti punti di domanda su prestazioni e affidabilità».
Domenica come ha visto il GP?
«Da spettatore è stata una delle gare più belle e movimentate dell’anno, da addetto ai lavori questo resta uno sport dove in situazioni critiche il pilota fa la differenza. Baz e Redding sono andati alla ricerca del risultato e sono stati premiati, i big hanno corso pensando alla classifica e si son marcati».
Se Biaggi fosse stato lì davanti che cosa avrebbe fatto?
«Forse non avrei azzardato come Marquez, ma mi sarei comportato come Lorenzo».
Che era triste dopo la gara.
«Sono stato con lui fino all’una di notte, a cena affiorava la rabbia. In questi momenti avere degli amici intorno serve».
Ieri Jorge ha reso omaggio a Rossi: «Io e Marc siamo più veloci, ma lui ci sta dando una lezione. Non è solo fortuna». Che ne pensa?
«Che è l’unica spiegazione possibile. Se gli altri sono più veloci e tu raddrizzi sempre le cose, vuol dire che sfrutti al meglio tutta l’esperienza e l’abilità di cui sei dotato».
La sorprende Valentino?
«Un po’. Sbaglia Marquez, sbaglia Lorenzo, ovvero due leader e lui no. Ma non è solo fortuna. A Silverstone ha avuto la pioggia dalla sua, d’accordo, ma poteva cadere, fare un
dritto. Si sta meritando il Mondiale».
Per Giacomo Agostini all’80% è suo.
«Fatico a dare percentuali, puoi farlo a 3 gare dalla fine, ma a 5 corse e 150 punti da assegnare è presto. Jorge va forte, lo vedo in... pallissima. L’errore ha compromesso la rincorsa, ma non totalmente».
Scommetta.
«Il cuore dice Jorge, aritmetica e testa
Rossi».
MISANO — Si è chiusa con una scivolata di Andrea Iannone all’ultima curva di Misano la giornata di test Michelin di Honda e Ducati. Andrea aveva appena montato una nuova gomma anteriore e dopo un giro cronometrato stava iniziando a spingere, quando nella frenata che immette sul rettilineo l’anteriore gli si è chiuso: gran volo nella ghiaia e moto distrutta ma pilota indenne. È stata comunque una giornata positiva da quello che è trapelato, coi piloti soddisfatti per il comportamento delle coperture, che peraltro impongono uno stile di guida totalmente differente e obbliga a lasciare i freni in ingresso curva, privilegiando la percorrenza di curva. Marc Marquez e Dani Pedrosa hanno girato sia con le RC213V attuali che col prototipo 2016. A fine giornata miglior tempo per Marquez in 1’32”5 con Pedrosa a 1’32”7, Iannone e Dovizioso sull’1’33” e Michele Pirro in 1’33”5. In pista con gomme Bridgestone le Aprilia di Bautista (1’33”9) e Bradl (1’34”0). A fine giornata, poi, Alex De Angelis è salito sulla RS-GP del collaudatore Michael Laverty, con la quale potrebbe terminare la stagione se la Ioda troverà l’accordo economico con l’Aprilia.