La Gazzetta dello Sport

Gallinari e il talento azzurro per sfondare il muro lituano

Gioca per la semifinale: la potenza offensiva dell’Italia contro una delle migliori difese di questo Europeo. Gentile-Maciulis: che sfida. Belinelli e Gallo possono fare la differenza

- Luca Chiabotti INVIATO A LILLA (FRANCIA)

In un mondo senza più certezze, è strano giocare contro un avversario in cui i play fanno i play, le ali sono ali e i lunghi giocano nell’area. E’ il pericolo di affrontare la Lituania in una sfida che può regalare al basket italiano il più grande risultato degli ultimi 11 anni, ovvero la semifinale: quando le cose si fanno dure, andare sul classico può aiutare. Ma da tanto tempo l’Italia, che non batte i lituani dalla semifinale olimpica del 2004, non appariva tanto superiore almeno in una cosa: il talento. Basterà contro una delle miglior difese dell’Europeo? Solo se anche la nostra saprà tenere, soprattutt­o nell’area, dove i nostri avversari tentano più della metà dei loro tiri.

FOTOCOPIE Fisico simile, grande uno contro uno, doppia dimensione offensiva, e tutti e due eroi degli ottavi di finale: Alessandro Gentile, 27 punti a Israele, passa meglio ed è più un’ala-regista, Jonas Maciulis, 34 alla Georgia, è più mobile in difesa: la decisa supremazia di uno di loro oggi può diventare la chiave principale della vittoria. Maciulis, che Milano decise di non aspettare quando un grave infortunio lo tenne lontano dal campo quasi per un anno, già decisivo contro l’Estonia, sta raggiungen­do a 30 anni livelli mai toccati prima.

SIMILITUDI­NE Kalnietis e Cinciarini hanno fisici simili, come è simile il loro pensare prima alla squadra che a se stessi dopo un inizio di carriera in cui la loro regia non era considerat­a di alto livello. Mantas è reduce da un infortunio alla clavicola che lo ha tenuto lontano dai campi per 7 mesi: «Queste sfide sono importanti perché voglio dimostrare, prima di tutto a me stesso, che posso giocare ancora al massimo livello. Ho ancora bisogno di tempo per essere al meglio, ma questo non è il momento di nasconders­i e aspettare» dice. A coach Kazslauska­s va benissomo quello che Mantas sta facendo, Cincia, rispetto due anni fa, ha al suo fianco Hackett e questo può stringere Kalnietis, 33’ di

media in campo, in una morsa.

OPPOSTI N.1 Due anni fa, Renaldas Seibutis fu il fattore determinan­te del successo lituano anche se Marco Belinelli realizzò 22 punti: il lituano, oggi, dev ve ancora segnare la prima tripla dell’Europeo, ne ha tentate 9 in tutto (senza segnarne alcuna), quante l’azzurro, che è quello che ne tenta di più, in una sola partita. Seibutis, che ha fatto il play al Mondiale per l’infortunio di Kalnietis, però è un giocatore totale di grande intensità anche in difesa. Beli, superiore come talento, non può metterla solo sul tiro da tre se v vuole vincere la sfida.

OPPOSTI N.2 Anche Gallinari, ala che può giocare in 5 ruoli e due dimensioni, vista l’assenza di Motiejunas (operato ala schiena) ha di fronte il suo opposto, Paulius Jankunas, giocatore solido, che ha il suo regno in area, tira poco da tre (ma fa canestro), difensore rude e esperto. Come talen- to e capacità di creare punti e gioco in modi differenti non c’è paragone tra l’azzurro e l’avversario, per questo, se dovessimo perdere il duello in cui siamo nettamente superiori, siamo fritti.

INCOGNITA Non si sa ancora se Bargnani giocherà o no: contro Valanciuna­s, 3 doppie doppie in 5 gare, comunque soffriremo. Guardando cosa succede nella Nba, è la posizione più favorevole alla Lituania. Ma due anni fa, contro Cusin e Melli, il centro dei Raptors giocò solo 11’ segnando 5 punti (ma c’era Darjus Lavrinovic che oggi non c’è). Il tempo è passato, i milioni sono piovuti nella banca del lituano diventato più forte: la cosa fondamenta­le, chiunque giochi contro di lui, è essere attivi in attacco per metterlo in difficoltà coi falli. Certo, col Mago può essere un’altra cosa.

PANCHINA A parte Kuzminskas e il tiratore Milaknis quella lituana è poca cosa anche se ha le idee chiare sul proprio ruolo. La nostra ha molto più potenziale anche inespresso. Finora ha segnato solo il 23% dei punti azzurri, con Hackett e Aradori ha le qualità per fare la differenza, senza contare la nostra superiore profondità. Abbiamo l’occasione per fare qualcosa di grande.

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