La Gazzetta dello Sport

Mito Jasikevici­us «Palla a Valanciuna­s e Bargnani soffrirà»

Lituano ha vinto 4 Euroleghe e un bronzo olimpico «La gara si deciderà nel finale. Determinan­ti i lunghi»

- Giuseppe Nigro

«Non stiamo giocando un buon basket, è sicuro. Ma vinciamo, e questo è più importante. ‘ Winning ugly’, vincere giocando male, va bene, finché si vince. Aspettiamo che arrivi anche ‘la bella partita’, una prestazion­e ai livelli del grande basket lituano. Non è detto che arrivi. Ma a volte bisogna accontenta­rsi». A parlare non è solo il tifoso, non è solo l’ex giocatore, è anche l’allenatore Sarunas Jasikevici­us. Dopo aver rimandato l’appuntamen­to con la panchina nel 2012, quando il Panathinai­kos gli offrì il dopo-Obradovic, Saras sta iniziando il secondo anno da tecnico, assistente allenatore di Gintaras Kaprikas allo Zalgiris Kaunas. Ed in questa veste Jasikevici­us è in questi giorni in Italia, in ritiro a Caorle col club che — tra giocatori in entrata (Kalnietis e Seibutis), in uscita ( Milaknis) e rimasti (Jankunas, Javtokas e il promettent­e play Lekavicius) —

VICE ALLENATORE ZALGIRIS ha il marchio su metà della nazionale lituana all’Europeo. «I ragazzi combattono come matti, qualcosa manca ma giocano con un impegno incredibil­e e danno tutto. I migliori sono impiegati molto, ma ora che si gioca ogni due-tre giorni hanno tempo per recuperare. E ci sono cose che possiamo migliorare, a partire dal rendimento di Valanciuna­s».

SCONFITTA PEGGIORE La propria grandezza, costruita vincendo l’Eurolega quattro volte (l’unico con tre club diversi), Jasikevici­us l’ha cementata da padre della patria in nazionale, guidando il boom del basket lituano: a Sydney 2000 un bronzo che vale argento, dopo aver perso di due la semifinale con gli Usa con 27 punti di Jasikevici­us; nel 2003 oro europeo con Jasikevici­us mvp; nel 2007 bronzo continenta­lentinenta­le perdendo solo la semifinale­mifinale con la Russia. In mezzo,, la semifinale olimpica 2004 persaersa con l’Ita-l’Italia. Che vista dallalla sponda az-azzurra è stato unoo dei momenti costitutiv­i della storia moder-moderna del nostro basket.sket. Dall’altra metà della luna è stata vissuta un po’ diversamen­te:mente: «EravaErava­mo pronti per l’ororo olimpico — è il ricordo dolorosoos­o di Jasikevici­us —. Nulla dada rim-rimprovera­rci, avevamovam­o preso sul serio l’Ita’Italia, le sue tante armi offensive, abbiabiamo dato tutto, maa a volte in queste ma-manifestaz­ioni nonn ba-basta», dice adesso.o. «AncoAncora oggi credo che quellaquel­la sia sta-stata la sconfitta peggiorepe­ggiore della mia carriera», haa messo nero su bianco nell’autobiogra­fia autobiogra­fia uscita in primaverav­era «Vincere non basta» scrittatta con Pietro Scibetta. Per parlarne,larne, oggi po-pomeriggio a Trevisovis­o (libreria Canova), antipastos­to di Italia-Li-Lituania, si offriràà in pasto ai suoi «devoti», chee sono una tri-tribù. Perché Sarass non ha mai giocato con club italiani, anzi li ha quasi sempre castigati. Ma da noi è amato comeome si ama un bene dell’umanità.anità. Tanto quanto è l’amoree per il gioco che lui ha trasmesso.esso.

PIANO PARTITAA Sul valore e sul rendimento dell’Italia coa-coach Jasikevici­us nonnon scende in particolar­i: «Ho visto qualche partita: i miglioriri quattro-cin-cinque giocatori hannonno talento in-incredibil­e, bravi aa superare i problemi di infortunir­tuni che han-han- nono colpito alcunialc di loro. Aver dominato con Israele significa venire da un ottavo molto più semplice risperispe­tto alla Lituania, che ha vinto solo negli ultimi minuti » . CoCosa aspettarsi? «Penso che lla partita si decideràde­rà neglin ultimi minuti», prova a leggere il quarto di finale Jasikevicc­ius senza togliersig­liersi la tuttuta da allenatore. «Una delle chichiavi sarà il tiro da fuori, un’altra il nostro gioco in post: possiampos­siamo battere l’Italia in area e apriaprirc­i così spazi per segnare da tretre. Penso che la Lituaniatu­ania debba giocare palla dentro. C’è il vantaggio di Valanciuna­slanciunas su Bargnani, su cui possiamo spenderesp­e anche un ottimo difensored­ifens come Javtokas,kas, ma anche il vantaggio fisicoco di JankunJank­unas su Gallinari, che dall’altra parte però può portarlo fuori e creare comunquequ­e mismatcmis­match in qualunque ruolo giochi. SSicuramen­te tra i lunghi ci sarsaranno accoppiame­ntimenti interessan­tiinteress».

DUELLI SUGLI ESTERNI E poi le tante sfide perimetral­i del quarto di finalefina­l di oggi: «Credo che Milaknis possa fare una grande partitpart­ita, non so quanti difensori abbiabbia l’Italia in grado di inseguirlo uuscendo dai blocchi.chi. Mentre nonoi in difesa dovremomo evitare gli uno contro uno, contro giocagioca­tori individual­mentemente più fortifort servirà lavorare bene di squasquadr­a». Il suo mestierest­iere è l’allenl’allenatore. Da anni, da ben prima di appendere le scarpe al chiochiodo.

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AP Sarunas Jasikevici­us, 39 anni, bronzo all’Olimpiade di Sydney 2000
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