La Gazzetta dello Sport

La Spagna non molla mai, in semifinale c’è Gasol-Parker

Al tappeto, super Pau (27 punti) decisivo ancora una volta. Ora la sfida ai Bleus: «Siamo qui per batterli a casa loro»

- INVIATO A LILLA (FRANCIA)

«Mai sottovalut­are il cuore dei campioni » disse Rudy Tomjanovic­h per spiegare il secondo titolo Nba consecutiv­o degli Houston Rockets, partiti sfavoriti. Un errore commesso anche da noi pensando che la Grecia splendente fosse favorita contro una Spagna dimezzata e acciaccata. Ma non esi- stono pronostici che ti condannano a priori se hai Pau Gasol. Nel momento più critico dei quarti di finale, Pau tiene in piedi da solo l’attacco della sua squadra. Segna 11 punti nel terzo quarto, arriva a 25 al 30’, spegne il massimo sforzo degli avversari. Se la tua stella è uno così, che ha voluto giocare dominando contro la Polonia nonostante le remore dei dottori, che ti salva quando la barca fa acqua, nulla fa paura. La fine è quella vista tante volte, col tiro della disperazio­ne di Antetoukou­nmpo che si infrange sul tabellone e la Spagna che conquista la nona semifinale europea consecutiv­a. «Siamo venuti in Francia per batterli qui» dice Gasol, che non vede l’ora di vendicarsi dell’eliminazio­ne nei quarti del Mondiale 2014 di Madrid ad opera di Tony Parker. La Grecia è la solita bella incompiuta, si aggrappa a episodi per far finta di non capire che non salire sul treno della storia e battere una Spagna senza Marc Gasol e azzoppata dalla schiena di Rudy Fernandez è un peccato mortale. Che si manifesta già nell’approccio molle del primo tempo dove bastano Gasol e Mirotic per competere. Poi, dopo il terzo quarto eroico di Pau, è la difesa cementata da Reyes a produrre il 9-0 decisivo.

RICORSI Vero, due triple di Calathes e Sloukas negli ultimi 68” riportano i greci a -1 a 4” dalla sirena, ma non sono gli episodi a farli cadere per la quinta volta, negli ultimi 10 anni, contro gli spagnoli, è che qualcosa non va nell’enorme potenziale che non morde, quando Spanoulis viene tenuto fuori dalla partita.«Abbiamo fatto uno sforzo enorme, con questo spirito possiamo vincere contro chiunque» dice Gasol. Anche contro la Fran- cia, che resta sotto per 19’, anche di 8 punti contro la Lettonia. Come contro la Turchia, Tony Parker non funziona. Ma la psicologia e il rispetto di Vincent Collet per il suo asso, lo consiglia di non toglierlo, perché non accada, come negli ottavi, davanti a 27 mila francesi adoranti, che la squadra giochi meglio senza di lui. La Francia è Tony, anche se stenta. E l’asso degli Spurs, improvvisa­mente si sblocca: segna 9 punti consecutiv­i nell’11-3 che decide la gara. E in semifinale c’è Francia-Spagna, la più grande rivalità dell’ultimo decennio.

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AFP Pau Gasol, 35 anni. Ha chiuso con 27 punti e 9 rimbalzi

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