La novità Diaby: fallì la Champions ora segna ogni 85’
Un gol ogni 85’ è il biglietto da visita con il quale Abdoulay Diaby ( nella foto Ap) si presenta al Napoli. Il maliano di casa Bruges ci ha messo poco ad ambientarsi nella nuova realtà, e deve farsi perdonare i macroscopici errori sotto porta nel playoff di Champions League contro il Manchester United.
COME PERISIC Missione compiuta in campionato grazie a un poker rifilato allo Standard Liegi (l’ultimo a riuscirci prima di lui in maglia Bruges era stato l’interista Perisic nel dicembre 2010), adesso lo attende l’Europa. Preud’Homme crede molto in lui, come la scorsa estate fece Rachid Chibab, 20 anni trascorsi ad allenare le giovanili del Lilla (Hazard, Origi, Debuchy, Cabaye e Digne sono tutti transitati ai suoi ordini) prima di accettare la panchina del Mouscron-Peruweltz, società belga del quale il club del Nord-Passo di Calais aveva appena acquistato il pacchetto di maggioranza.
PRIMA SCELTA Il primo nome fatto da Chibab appena sbarcato in Vallonia è stato quello di Diaby. In realtà l’attaccante maliano aveva già giocato a Mouscron la stagione precedente, in Serie B, senza lasciare particolari ricordi. Ma al tecnico franco-marocchino non importava: il risultato sono stati 12 gol in 21 partite, e chissà come sarebbe finito il testa a testa con Mitrovic dell’Anderlecht per il titolo di capocannoniere se a gennaio il Lilla non avesse deciso di riportarlo a casa. Per tornare alla casa madre, Diaby rifiuta il Bruges e dovrà accontentarsi di 28 miseri minuti in Ligue 1 («È bravo – dirà il tecnico del Lille Girard – ma non posso far giocare tutti»). L’affare va in porto sei mesi dopo, e tutti adesso hanno una gran voglia di recuperare il tempo che è stato per
duto.