Ambizione e talento Ecco la freccia Ruiz «Voglio sfondare»
Se chiedi di Ruiz in Costa Rica esiste solo Bryan, capitano della nazionale, castigatore dell’Italia al Mondiale, e ora allo Sporting Lisbona. Doveva esplodere al Fulham e invece si è un po’ perso. Eppure da San José è partito pure un altro Ruiz: John Hairo ( nella foto). Nel 2012 a 18 anni lo ha preso il Lilla in Francia. Doveva esplodere pure lui, ma è stato parcheggiato per due anni in Belgio al Mouscron e all’Ostenda, e ad agosto è stato ceduto al Dnipro con cui ha firmato un triennale. Cresciuto nel Saprissa, club costaricano che sforna talenti (Navas, Tejeda, Campbell, Duarte), sembrava un predestinato. Come i migliori ha bruciato le tappe, e a 16 anni era già nell’Under 20. I suoi primi allenatori lo chiamavano la «freccia» per la velocità e per lo scatto bru- ciante. E si aspettavano che diventasse un fuoriclasse.
GLI ESORDI Tecnica, buon piede, ha iniziato come esterno sinistro per poi avanzare ed essere schierato come seconda punta. La freccia, però, punge meno di quanto potrebbe. « Si perde, è discontinuo», dicono i giornalisti di San José che sembrano guardarlo come se avesse già sprecato tutto. Eppure ha solo 21 anni e ha promesso un nuovo piglio in questa nuova avventura ucraina. «È arrivata l’ora di prendermi le mie responsabilità. Non voglio fissare troppi traguardi. Voglio giocare e convincere chi mi ha dato fiducia», ha dichiarato ai giornali locali. Contro la Lazio avrà una grande occasione anche per cercare di rientrare nel giro della nazionale maggiore del nuovo c.t. Oscar Ramirez. Guarda al futuro, ma non dimentica il passato e i suoi tweet sono spesso dedicati ai tifosi del Saprissa. «Una curva indimenticabile».