Nodo esodati, il Tesoro cerca nuove coperture
l governo valuta la possibilità di una nuova salvaguardia degli esodati ma ribadisce la necessità di cercare le coperture finanziarie per questo intervento dato che non sono utilizzabili le risorse del «Fondo». «È una autorizzazione di spesa con proiezione pluriennale degli stanziamenti — ha spiegato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan rispondendo a un question time —e non un fondo su cui accumulare risorse. Intanto i sindacati che avevano parlato di «scippo» dei risparmi del Fondo (500 milioni negli anni 2013-2014, già andati al ministero dell’Economia) hanno annunciato un nuovo presidio davanti al Mef per martedì prossimo per chiedere la settima salvaguardia e la modifica alla legge Fornero nella prossima legge di Stabilità.
IL REPORT In pratica i risparmi sulle risorse stanziate (3,3 miliardi la previsione sugli 11,6 complessivamente stanziati fino al 2020 per un limite di circa 170 mila persone salvaguardabili, ovvero con la possibilità di andare in pensione con i requisiti precedenti la riforma Fornero) non sono stati certificati. «Ma anche se lo fossero — ha detto Padoan — non potrebbero essere utilizzati in anni successivi senza una espressa ed esplicita disposizione normativa». Se, quindi, sembra confermata l’intenzione di non fare con la legge di Stabilità modifiche alla Fornero per introdurre ulteriore flessibilità ed evitare nuovi «oneri rilevanti e strutturali», il governo si impegna ad affrontare le situazione di disagio che si dovessero verificare. L’Inps ha pubblicato ieri un report aggiornato a settembre sulle operazioni di salvaguardia. In pratica: su 170.230 soggetti salvaguardabili, hanno avuto la certificazione accolta in 115.967 (il 68% del previsto), mentre 51.518 sono le domande non accolte e 5.566 le domande giacenti.