Gomez, angolo magico è la perla della settimana Pellissier e Baselli: podio
GOMEZ SEGNA DA CORNER: BATTUTO IL TACCO DI PELLISSIER, È SUA LA PERLA DELLA SETTIMANA BASELLI SALE SUL PODIO E MUOVE LA CLASSIFICA
La parabola del Papa si può ascoltare più o meno ogni domenica. La parabola del Papu, invece, si vede una volta ogni morte di papa. Bergoglio per fortuna sta benissimo e l’altro argentino Gomez anche meglio, dopo la prodezza di domenica contro il Carpi. Il suo calcio d’angolo finito direttamente in rete – il cosiddetto gol olimpico perché segnato da un argentino, Cesareo Onzari, all’Uruguay fresco oro ai Giochi di Parigi nel 1924 – è la perla rosa della settimana. L’ultimo a riuscirci, in Serie A, era stato uno specialista dell’«olimpico», Alvaro Recoba: il Chino beffò il portiere dell’Empoli Bassi per la sua ultima rete nerazzurra, il 29 aprile 2007 (il Chino poi si è ripetuto di frequente una volta tornato proprio in Uruguay, con Danubio e soprattutto Nacional).
ANCORA ATALANTA Otto anni e mezzo per rivedere quella parabola che ogni volta lascia increduli. A Bergamo cominciano a esserci abituati. Nella nostra classifica, ha già trovato spazio addirittura come vincitore del mese di settembre Mauricio Pinilla e la sua rovesciata contro il Sassuolo. Ora il primo posto a un altro atalantino. Qualcuno ci ha visto un’incertezza di Vid Be- lec, portiere del Carpi, ma francamente quella traiettoria a scendere si potrebbe quasi considerare imparabile. E anche quasi un unicum, nel poco vasto panorama del gol olimpico. Chi ha segnato così spesso ha semplicemente crossato a rientrare, tanti altri hanno approfittato di una dormita del portiere, altri ancora hanno infilato il pallone con una parabola più stretta, a morire sul primo palo. Il Papu no: ha calciato forte, verso l’alto, con il pallone che ha finito il suo volo gonfiando la rete appoggiata al secondo palo.
PURE I GRANDI PORTIERI... In ogni caso, Belec si consoli: nella storia, molti portieri più famosi e vincenti di lui si sono inchinati al gol dalla bandierina. Persino quello che molti considerano il più forte di tutti. In Cile nel 1962, il leggendario Lev Yashin fu scavalcato dal calcio d’angolo del colombiano Marcos Coll, autore dell’unico «olimpico» in un Mondiale di calcio. «Fue una locura», fu una pazzia, raccontò Coll, in una partita pazzesca: Unione Sovietica avanti 3-0 dopo 11’, poi 4-1 quando Coll si inventa quel gol e avvia la rimonta fino a 4-4. Stessa sorte è toccata a un altro grande dei pali, Sepp Maier, colpito da Bernd Nickel dell’Eintracht Francoforte in un 6-0 al Bayern del novembre 1975. Con una particolarità: segnato di sinistro da sinistra, con l’esterno, come Roberto Carlos e le sue « tres dedos» con il Corinthians nel 2011. Insomma, Belec è in buona compagnia quanto il Papu Gomez, finito nella lista con Riquelme, Beckham, Maradona, Ronaldinho, ma anche Magrin – in un Atalanta-Juve del gennaio 1985 – o Chiarugi.
IL PODIO Se ne farà una ragione anche Sergio Pellissier, che si deve accontentare del secondo posto settimanale pur essendosi inventato contro il Genoa un gol da fantascienza: cross di Mattiello e colpo al volo in acrobazia con il tacco. Superbo. Terzo posto, ma staccato di parecchio, Daniele Baselli con il dribbling di suola per liberarsi dal milanista Poli: il giovane torinista è così l’unico a muovere la classifica.