La Gazzetta dello Sport

Ma Thohir è sereno «Stiamo seguendo la strada giusta»

«Nuovo S. Siro col Milan, si può. Ma in fretta. Serve il FFP anche in Italia, basta casi Parma»

- MILANO

rima di ripartire per Boston - ma tornerà presto, il 31 ottobre per Inter-Roma -, Erick Thohir non ha affrontato soltanto i temi legati alla situazione finanziari­a («I ricavi sono in aumento, stiamo andando nella giusta direzione») e al rapporto con Massimo Moratti. Il presidente ha parlato anche di squadra, Champions, caso Alvarez, mercato, futuro della serie A, stadio, dopo Fassone («Per ora non serve un sostituto») e main sponsor.

GIOCO E CHAMPIONS «Crediamo di aver costruito una squadra forte, con l’obiettivo Champions. Contro la Juve abbiamo fatto bene, due anni fa non si vedeva un gioco così. A gennaio compreremo solo gente funzionale. Abbiamo rinnovato molto, compresa la Pinetina. E crediamo nel progetto Mancini». La qualificaz­ione in Champions rimane uno spartiacqu­e pesantissi­mo, ma «se non ce la facessimo, abbiamo pronti piani alternativ­i» dicono all’unisono l’ad Bolingbrok­e e il corporate director Williamson.

STADIO E PARMA Così ET sulla ristruttur­azione del Meazza, malgrado la retromarci­a del Milan, che doveva costruire un impianto proprio: «A San Siro ci sono già state delle migliorie, anche in vista della finale di Champions, ma non può bastare. Potremmo lavorare con il Milan sul nuovo progetto, ma bisogna prendere in fretta un indirizzo preciso. Il problema però è più generale. Se la Lega Calcio non migliora, non c’è futuro. L’ultima squadra della Premier ha ricavi superiori ai top club italiani. Mi preoccupo se una società non versa in buone condizioni. Non possiamo più permetterc­i un nuovo caso Parma. Serve un concetto di financial fairplay anche in Italia». Sul FFP Uefa si pronuncia Williamson: «Ora non siamo nelle coppe, quindi arrivare ad un passivo di 30 milioni è un obiettivo per l’anno prossimo. Il Sunderland non vuole pagare i 10,5 milioni del riscatto di Alvarez? C’è un procedimen­to Fifa in corso, ma siamo dalla parte della ragione».

TIFO E SPONSOR Così invece Thohir su come due anni da presidente hanno acceso la sua fede nerazzurra: «Seguo l’Inter dai tempi di Pellegrini, con Brehme, Matthaeus e Klinsmann. Con Ronaldo poi mi sono appassiona­to tantissimo. Ma bisogna separare il tifoso dal manager, perché se il manager si innamora prende de-

TRA MERCATO E CAMPO

cisioni irrazional­i». Chiusura sul delicato tema main sponsor. «Etihad - fa Bolingbrok­e -? Non capisco questo interesse. Loro hanno già smentito. Noi trattiamo con Pirelli, ma non solo». Alla lettera, l’Inter non nega i contatti (pure) con la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi. Anche perché Pirelli vorrebbe rinnovare, ma a cifre lontane da quelle chieste dai nerazzurri.

ACQUISTI&CESSIONI Con il bilancio sono emerse anche le vere cifre di acquisti e cessioni (bonus esclusi). Ecco le più significat­ive: Kondogbia è costato 31 milioni, Perisic 16, Jovetic 2,5 di prestito+14,5 di riscatto, dalle cessioni di Kovacic e Hernanes arrivano 29 e 11 milioni.

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