Brozovic torna nel radar del Mancio Riecco il tuttocampista nerazzurro
Croato, ex grande escluso, contro la Juve si è ripreso campo e credibilità
Diciamo che ha messo la testa a posto, e non solo perché si è tolto quel ciuffo in testa color pannocchia col quale arrivò. Naturalmente non è quel look che aveva messo momentaneamente nel dimenticatoio Marcelo Brozovic, ma di certo le convinzioni di Mancini sul croato si erano affievolite. Mancio è così: se vuoi entrare nel circolo degli eletti devi dare il doppio del solito e garanzie triple. E Marcelo, acquistato nel gennaio scorso e unico reduce assieme a Santon della campagna invernale, dai e ridai è riuscito a riprendersi il campo. Per una serie di coincidenze buone, ma anche quelle vanno sapute sfruttare.
UNIVERSALITÀ E SCINTILLE La mossa di Brozo esterno alto nell’iniziale 4-2-3-1 ha rimesso in moto il soprannome col quale il croato era arrivato a Milano: tuttocampista. Perché se è vero che in nazionale gioca nei due di centrocampo è anche vero che nell’Inter ha praticamente fatto ogni ruolo, addirittura il trequartista nel Trofeo Tim e in altre amichevoli. In lui Mancini crede e aspettava il momento giusto per poterlo riutilizzare. Da un po’ di settimane Brozo era in forma: correva, sudava, segnava in allenamento ma poi – a parte le prime due gare di campionato da titolare – si vedeva tutta la partita appollaiato in panchina. Friggendo, un po’ di domande e un po’ di sana rabbia. Poi, l’uscita dal tunnel: titolare perché Kondogbia non era al meglio e Guarin stanco; fra gli undici iniziali perché in quel ruolo sa fare da elastico con la giusta duttilità. Insomma, rinato: ben sapendo che da ora in avanti la concorrenza tornerà ad essere folta, pesante