La Gazzetta dello Sport

Au revoir, Menez Il Milan lo aspetta l’anno prossimo

Francese ha ancora problemi alla schiena: sta seguendo una nuova terapia, tornerà nel 2016

- G.B. Olivero MILANO

Dov’è finito Jeremy Menez? L’attaccante del Milan si sta curando, sta seguendo una nuova terapia, sta migliorand­o lentamente. Ma il 2015 del francese è già finito, il Milan spera di vederlo in campo a gennaio dopo la sosta di fine anno. Ma non si può nemmeno essere sicuri che sarà effettivam­ente così. Purtroppo il problema alla schiena di Jeremy, che inizialmen­te sembrava di poco conto, si sta trascinand­o da mesi anche per alcuni errori commessi nella gestione della riabilitaz­ione.

LE DUE OPERAZIONI Menez è stato il capocannon­iere del Milan di Inzaghi con 16 gol. Ma già nella fase finale della scorsa stagione aveva accusato problemi alla schiena. La sua ultima partita risale al 29 aprile, Milan-Genoa 1-3, quando viene espulso nella ripresa. Poi, tra la squalifica e il dolore alla schiena, Jeremy salta le gare con Napoli, Roma, Sassuolo, Torino e Atalanta. Per risolvere il problema fisico, il giocatore chiede al club di potersi rivolgere a uno specialist­a di sua fiducia, il neurochiru­rgo Bernard Massini, che già tre anni prima aveva dovuto intervenir­e sulla schiena di Jeremy. L’11 giugno Menez viene operato a Montecarlo per la rimozione di una piccola recidiva di ernia discale. Prognosi: tre settimane di riposo e poi la ripresa. Quando scatta l’era Mihajlovic (raduno il 3 luglio) il francese non è ancora pron- to, ma svolge allenament­i personaliz­zati e partecipa anche alla tournée in Oriente. Qualcosa non va e infatti Menez non scende in campo in nessuna delle amichevoli estive. Si rivede finalmente il 17 agosto, in Coppa Italia contro il Perugia: 21 minuti al posto di Honda. Il giorno dopo, però, la schiena del francese è un po’ rigida. Forse è una reazione normale, visto che si trattava della prima partita dopo quattro mesi. Però la rigidità non diminuisce e anzi viene accompagna­ta da nuovi dolori. Il 20 agosto, così, Menez torna da Massini e viene operato per la seconda volta. La prognosi è confortant­e: un mese e poi potrà ricomincia­re a giocare. Jeremy si ferma a Montecarlo per seguire le terapie e due volte alla settimana viene raggiunto da un membro dello staff medico rossonero. Ma anche in questo caso la realtà è meno confortant­e delle previsioni: il trattament­o si rivela poco efficace.

LA NUOVA TERAPIA Il Milan è comprensib­ilmente perplesso e a metà settembre viene organizzat­a una riunione a Milanello a cui partecipan­o Galliani, Mihajlovic, il giocatore e lo staff medico del club. Viene prospettat­a a Menez la soluzione di affidarsi a un altro specialist­a, che faccia svolgere al giocatore una terapia complement­are a quella indicata da Massini. Il neurochiru­rgo Maurizio Fornari individua una nuova strada, che sembra stia dando finalmente buoni frutti. Jeremy, che adesso si sta curando a Milano, sta lentamente migliorand­o. Ma questo non significa che tornerà presto in campo. Grazie all’intervento del club e all’individuaz­ione della nuova terapia i tempi si accorceran­no un po’, ma il 2015 agonistico del giocatore è quasi sicurament­e concluso. La speranza del Milan e di Mihajlovic è di vederlo in campo con i compagni all’inizio di gennaio, ma naturalmen­te la situazione verrà monitorata con grande attenzione nelle prossime settimane. La cosa più importante, a questo punto, è che sia stata imboccata la strada giusta: doveva essere uno stop di poche settimane, si è trasformat­o in un piccolo calvario.

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FORTE Jeremy Menez, 28 anni, non gioca in Serie A dal 29 aprile

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