Garritano ribalta lo Spezia Il Cesena è scatenato: 5 gol
Illude Bjelica, ma i romagnoli fanno 1-1 prima dell’intervallo Ripresa senza storia, in rete pure Sensi, Djuric e Kone: la vetta è a -1
le partite nelle quali il Cesena è andato in gol (con 15 reti ha il secondo miglior attacco dietro il Cagliari): è rimasto a secco solo contro il Perugia alla 5a giornata
Nel calcio, come nella vita, bisogna guardarsi le spalle da tutti, soprattutto dagli amici. E’ così anche per il Crotone, che al secondo posto vede irrompere il suo ex allenatore Massimo Drago, sospinto dai gol di Luca Garritano, calabrese di Cosenza. Nella giornata nera delle prime 9 della classifica, oltre alla capolista soltanto il Cesena è riuscito a vincere: tutte sconfitte le altre. E che vittoria! Travolto addirittura lo Spezia, per la peggior sconfitta italiana di Bjelica. Che dovrà riflettere – e molto – se vuole conquistare la A.
SPEZIA SNOB Sulla strada giusta sembra invece lanciato il Cesena, che Drago fa giocare molto bene. E la qualità non guasta, di questi tempi. Quello che ha fatto la differenza in questa gara però è stato l’aspetto psicologico. Perché il Cesena, una volta andato sotto in avvio per il colpo di testa di Postigo su angolo di Brezovec, non si è demoralizzato. Lo Spezia non era partito male, anzi: oltre al gol la squadra ligure sembrava tenere bene il campo. Però si è fermata lì, passando al 4-1-4-1 e aspettando. Con quell’atteggiamento snob Segna due gol e si procura un rigore. Vivacissimo, riesce a fare in velocità cose difficili. C’era Nunziata per conto di Di Biagio a vederlo: l’Under 21 lo aspetta tita. Le ripartenze micidiali del Cesena hanno fatto a pezzi lo Spezia, penalizzato anche da due rigori: il primo per un fallo di Postigo su Ragusa ( fuori area, l’assistente Di Francesco non ha aiutato Nasca), il secondo indiscutibile di Situm su Garritano. L’ottimo Sensi, nuovo Verratti della B, ha firmato il 3-1 e poi ha lasciato al generoso Djuric il tiro del 4-1. Le ondate romagnole non si sono arrestate, la zattera spezzina è stata definitivamente ribaltata dal quinto gol di Kone e altre reti sarebbero potute arrivare, vedi la traversa di Ciano nel recupero. Lo Spezia è da rifare, il Cesena è una solida realtà. E il coro della curva ha incoronato Drago, scacciando via il fantasma dell’amatissimo predecessore Bisoli.