Pista, non solo Viviani Ma per i Giochi sarà dura
Una medaglia d’oro, due d’argento. Ma tanto altro ancora. Gli Europei sulla pista di Grenchen, in Svizzera, hanno sorriso all’Italia, uscita rinfrancata per la crescita di alcuni giovani — Ganna e Consonni su tutti — e anche in chiave Giochi di Rio, di cui questi campionati rappresentavano la sesta delle dieci prove che definiranno le griglie dei partecipanti alle dieci gare olimpiche.
OMNIUM Con l’oro nell’omnium, Elia Viviani ha messo in tasca altri 120 punti ed è tornato in testa alla classifica europea. Sarà al via anche della pri- ma gara di Coppa del Mondo, a fine mese a Cali, e lì potrebbe mettere a segno un colpo ancor più pesante pro Rio: intanto i 159 punti sul 9° europeo, cioè il primo degli esclusi, lo fanno stare abbastanza tranquillo, ma è chiaro che con 4 gare davanti tutto può succedere. Però è anche vero che la sua solidità, e la maturazione di Consonni e Bertazzo, chiamati a rimpiazzarlo nelle due successive gare di Coppa, mettono l’Italia al riparo da brutte sorprese. Al femminile gli Europei hanno sorriso finalmente a Simona Frapporti, che con il 6° posto è rientrata fra le top 8 e ha rilanciato le proprie chance. Ma, nel suo caso, il posto sarà in bilico fino ai Mondiali di Londra. QUARTETTI La bella prestazione degli inseguitori, con tanto di record italiano mancato per pochi millesimi (4’0’1”04 con tro il 4’00”958 che fu mondiale nel ‘96), non cambia purtroppo la sostanza: al momento gli azzurri sono fuori dai Giochi. E per risalire dall’11° al 6° posto europeo serviranno quattro imprese, francamente impensabili. Un po’ diversa invece la faccenda per le donne, che nella classifica continentale sono seconde dietro alla Gran Bretagna. Però si dovrà andare sempre a tutta, perché il divario dalle rivali resta risicatissimo.
PROVE VELOCI Nelle gare veloci, l’unica nostra carta è quella di Francesco Ceci nel keirin, ma il marchigiano a Grenchen ha perso una grossa occasione per tornare saldamente sul treno dei qualificati. Per lui vale il discorso della Frapporti: vietati passi falsi da qui ai Mondiali. E le sue fortune dipenderanno anche da quali nazioni si qualificheranno nella velocità a squadre. Insomma: non potrà contare solo sulle proprie forze.