Novità Bodegas per un Settebello da rilanciare
Francese naturalizzato debutta in azzurro in World League a Mosca e ritrova l’amico Presciutti
Dalla Russia alla Russia. Eravamo rimasti alla maledetta finalina mondiale con la Grecia, alla medaglia di legno che ci consegnò un amaro ritorno da Kazan. Ripartiamo dal gelo di Mosca, prima tappa di una World League che verrà inframmezzata dall’Europeo di Belgrado a gennaio (dove ci sarà un ulteriore pass per i Giochi) e resta l’unica manifestazione che non abbiamo mai vinto. La nuova stagione azzurra, preceduta dalla partitaevento con la Spagna nelle acque di Capri, scatta nel segno di due giocatori legatissimi: Michael Bodegas e Christian Presciutti. Un esordio e un grande ritorno.
L’ITALO-FRANCESE L’innesto di Bodegas era nell’aria da molto tempo, aspettavamo soltanto la conclusione delle pratiche di naturalizzazione. La nonna paterna era di Rivalta Bormida (pro- vincia di Alessandria), ma non rappresenta l’unico punto di contatto con l’Italia, perché Michael l’ha sempre amata. Dopo aver vinto 8 scudetti nella sua Marsiglia, nel 2013 non poteva che approdare in questo Paese, ingaggiato dal Brescia, sia per la competitività del campionato sia per... il patrimonio artistico. Michael è un ragazzone che si ciba di cultura: legge libri di psicologia, compone musica, suona pianoforte e batteria, adora la pittura. «Nei giorni scorsi, ho visitato la mostra “Dagli Impressionisti a Picasso” al Palazzo Ducale di Genova. Cinquantadue capolavori, andate a vederla » , sospira il 28enne centroboa che sta vivendo il periodo più importante della carriera.
PRO RECCO Prima c’è stato il trasferimento alla Pro Recco (triennale), poi la chiamata di Campagna. «Non sono più giovanissimo e cresceva il desiderio di conquistare qualcosa. Capisco che qualcuno nella Francia ci sia rimasto male, del resto ne ero il capitano, però la maggioranza di amici ed ex compagni ha compreso la mia scelta». Ha dalla sua una qualità rara, la versatilità: oltre a piazzarsi ai due metri, sa giocare da esterno e in marcatura sul centro avversario. «Credo che la polivalenza, nella pallanuoto moderna, sia essenziale. Con Nikola Stamenic, a Marsiglia, lavorai sodo per diventare un giocatore completo».
IL ROMANO Il debutto ufficiale dell’italo- francese coincide con il rientro dell’amico Christian Presciutti, a 2 anni dal Mondiale di Barcellona. «Un combattente nato» dice di lui Bodegas, molto legato pure a Presciutti jr, Nicholas, anch’egli presente in questo avvio di World League come il cognato Niccolò Gitto. «Con Mike scherzavo ripetutamente: “Se arrivi in Nazionale, devo essere con te”. Non avevo mai perso la speranza» confessa il 32enne attaccante romano, capitano di Bodegas nel Brescia. Hanno persino consu- mato l’estate insieme disputando il campionato maltese: Christian nel Sirens (4°), il centroboa nello Sliema (3°). Col rientro nel Settebello, Presciutti potrà dedicare meno tempo alle donne di casa: la moglie Micol e le piccole Estelle e Chloé. Sacrificio inevitabile, inseguendo il traguardo dell’Europeo e dei Giochi. Bodegas nel calcio simpatizza per il Marsiglia, per un podio olimpico sarebbe disposto «a passeggiare lì, nel porto, indossando una maglia del Psg». Christian è supertifoso della Roma, allora lo mettiamo spalle al muro: «Vestirmi di biancoceleste e urlare forza Lazio? Oddio... Ma solo per l’oro, eh».