La Gazzetta dello Sport

Rebus Juventus Questo Morata dove lo metti?

Lo spagnolo giocava a memoria con Tevez, ora fatica a trovare la posizione e segnare

- Fabiana Della Valle

non si segna nemmeno con le mani.

I PROBLEMI È difficile capire cosa sia accaduto a questo ragazzo che solo sei mesi fa Andrea Agnelli incoronò «giocatore più determinan­te della Champions». In piena estate ha avuto un problema muscolare che ha compromess­o l’inizio di stagione. Poi Alvaro è rientrato in squadra, ha segnato tre gol (due pesantissi­mi in Champions: il definitivo 2-1 di Manchester e il momentaneo 1-0 allo Stadium contro il Siviglia), ma non si è mai espresso sugli ottimi livelli della primavera scorsa. Nel dicembre del 2014 era arrivato a quota 4, quindi non c’è molta differenza, però dodici mesi fa Alvaro era un giovane promettent­e che stava studiando la Juve e il calcio italiano. Adesso è una stella sui cui gol i bianconeri puntano molto: sono cambiate le prospettiv­e e le attese. Tra le cause del suo appannamen­to ce ne sono un paio più importanti di altre. La prima è tattica. L’anno scorso la Juve andava a memoria e Morata si integrò alla per- fezione con Tevez. In questa stagione Allegri ha alternato il 4-3-3 e il 4-3-1-2 prima di tornare stabilment­e al 3-5-2. Come attaccante esterno Alvaro fatica, anche se ha facilità di corsa. Quando gioca in coppia con Mandzukic deve allargare il raggio d’azione. Con Dybala possono scambiarsi le posizioni, ma da quando la Juve ha ritrovato solidità e risultati tornando al 3-5-2 Morata è rimasto a guardare i compagni. Proprio le tante panchine (quattro di fila prima di Siviglia) costituisc­ono l’altra principale causa della crisi: Alvaro ha perso fiducia, si sentiva importante per la Juve e all’improvviso si è visto scavalcare dai due nuovi acquisti. Così quando gioca vuole fortissima­mente segnare e questo lo condiziona: due errori con il City e due con il Siviglia. In condizioni normali sarebbero stati probabilme­nte quattro gol, invece il momen-

taccio continua.

DETERMINAN­TE Allegri con lui alterna carezze e bastonate. L’ha rimprovera­to per i calzini cambiati in campo a Möenchengl­adbach, ha sottolinea­to che in campo a volte è troppo giocherell­one e non ha l’istinto-killer di Dybala, però è sempre pronto ad applaudirl­o per il lavoro a favore della squadra e a perdonarlo per gli errori di mira. Resta il fatto che per proseguire la rimonta-scudetto e inseguire il sogno-Champions, la Juve ha bisogno di ritrovare in fretta Morata. Quello vero.

 ?? RAMELLA ?? Alvaro Morata, 23 anni, quest’anno in campionato ha messo a segno un solo gol in 13 presenze
RAMELLA Alvaro Morata, 23 anni, quest’anno in campionato ha messo a segno un solo gol in 13 presenze

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