Lazio a caccia della quinta: per il record e per Pioli
A Saint Etienne per allungare la striscia vincente in Europa
Non tutte le partite «inutili » servono a niente. Quella della Lazio stasera a Saint Etienne, per esempio, non lo è affatto, inutile. Certo, la classifica è già delineata tanto per i biancocelesti (aritmeticamente primi nel gruppo) quanto per i loro avversari (sicuri del secondo posto), ma il match di stasera ha comunque alcune storie da raccontare e un record in ballo. Vincendo, infatti, la Lazio centrerebbe il quinto successivo consecutivo in una competizione europea, impresa che non le è mai riuscita (4 vittorie consecutive, prima di quest’anno, le aveva ottenute anche nel 1994-95 e nel 1997-98).
MATRI ULTIMA CHIAMATA Ci sono poi le storie personali. Quella di Pioli è arcinota. Quella di stasera è la prima delle due manche supplementari che la società gli ha concesso per salvare la panchina. Per questo ha rinunciato all’idea di imbottire la squadra di giovani (unica eccezione Oikonomidis, che debutta) e presenta una formazio- ne più che credibile, al netto delle assenze per infortuni e squalifiche. «Vogliamo chiudere il girone da imbattuti – dice Pioli –. La mia situazione? La società crede che io sia l’allenatore giusto e lo penso anch’io». Ha deciso, il tecnico, di cambiare il modulo, riproponendo quel 4-4-2 già testato in occasione della precedente sfida di Europa League con il Dnipro. In attacco darà spazio all’inedita coppia Djordjevic-Matri, con il serbo (sei anni nel Nantes) che per la prima volta torna a giocare in Francia. E con l’italiano che ha una delle ultime possibilità per lasciare un segno in biancoceleste. Sì, perché per Matri l’avventura laziale potrebbe chiudersi già a gennaio. Il Genoa (con cui ha giocato in passato) ha chiesto notizie sul suo conto e la Lazio ci sta pensando. Anche l’ex juventino s’interroga sul suo futuro. Pur se in prestito (dal Milan) Matri era arrivato a Roma con altre aspettative. Poi invece ha trovato poco spazio e, soprattutto, ha dovuto incassare la scelta (mai ufficializzata, ma nei fatti è così) di essere la terza soluzione per il ruolo di centravanti dopo Djordjevic e Klose. In biancoceleste ha finora segnato solo 3 gol, una doppietta contro l’Udinese all’esordio in campionato e poi un’altra rete nel match di Europa League contro il Rosenborg all’Olimpico. Stasera in uno stadio blindatissimo (previste misure di sicurezza eccezionali e l’utilizzo di unità cinofile anti-esplosivo), uno degli impianti in cui si giocherà l’Europeo (al quale Matri pensava a inizio stagione) avrà forse l’ultima occasione di ribaltare una storia che si sta sviluppando in maniera troppo diversa da come l’aveva immaginata.