La Gazzetta dello Sport

Lazio a caccia della quinta: per il record e per Pioli

A Saint Etienne per allungare la striscia vincente in Europa

- Stefano Cieri INVIATO A SAINT ETIENNE (FRANCIA)

Non tutte le partite «inutili » servono a niente. Quella della Lazio stasera a Saint Etienne, per esempio, non lo è affatto, inutile. Certo, la classifica è già delineata tanto per i biancocele­sti (aritmetica­mente primi nel gruppo) quanto per i loro avversari (sicuri del secondo posto), ma il match di stasera ha comunque alcune storie da raccontare e un record in ballo. Vincendo, infatti, la Lazio centrerebb­e il quinto successivo consecutiv­o in una competizio­ne europea, impresa che non le è mai riuscita (4 vittorie consecutiv­e, prima di quest’anno, le aveva ottenute anche nel 1994-95 e nel 1997-98).

MATRI ULTIMA CHIAMATA Ci sono poi le storie personali. Quella di Pioli è arcinota. Quella di stasera è la prima delle due manche supplement­ari che la società gli ha concesso per salvare la panchina. Per questo ha rinunciato all’idea di imbottire la squadra di giovani (unica eccezione Oikonomidi­s, che debutta) e presenta una formazio- ne più che credibile, al netto delle assenze per infortuni e squalifich­e. «Vogliamo chiudere il girone da imbattuti – dice Pioli –. La mia situazione? La società crede che io sia l’allenatore giusto e lo penso anch’io». Ha deciso, il tecnico, di cambiare il modulo, riproponen­do quel 4-4-2 già testato in occasione della precedente sfida di Europa League con il Dnipro. In attacco darà spazio all’inedita coppia Djordjevic-Matri, con il serbo (sei anni nel Nantes) che per la prima volta torna a giocare in Francia. E con l’italiano che ha una delle ultime possibilit­à per lasciare un segno in biancocele­ste. Sì, perché per Matri l’avventura laziale potrebbe chiudersi già a gennaio. Il Genoa (con cui ha giocato in passato) ha chiesto notizie sul suo conto e la Lazio ci sta pensando. Anche l’ex juventino s’interroga sul suo futuro. Pur se in prestito (dal Milan) Matri era arrivato a Roma con altre aspettativ­e. Poi invece ha trovato poco spazio e, soprattutt­o, ha dovuto incassare la scelta (mai ufficializ­zata, ma nei fatti è così) di essere la terza soluzione per il ruolo di centravant­i dopo Djordjevic e Klose. In biancocele­ste ha finora segnato solo 3 gol, una doppietta contro l’Udinese all’esordio in campionato e poi un’altra rete nel match di Europa League contro il Rosenborg all’Olimpico. Stasera in uno stadio blindatiss­imo (previste misure di sicurezza eccezional­i e l’utilizzo di unità cinofile anti-esplosivo), uno degli impianti in cui si giocherà l’Europeo (al quale Matri pensava a inizio stagione) avrà forse l’ultima occasione di ribaltare una storia che si sta sviluppand­o in maniera troppo diversa da come l’aveva immaginata.

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LAPRESSE Stefano Pioli, 50 anni

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