Inter, Guarin sull’altalena Ora non è più un intoccabile
Campionato fa per Mancini era titolare fisso. Nelle ultime settimane non più. Premier e Liga tornano alla carica?
Siccome dal Blocco Unico si è passati al «nessuno (o quasi) è indispensabile», ecco che anche Fredy Guarin è finito nella... lavatrice dei cambi e dei dubbi di Roberto Mancini. Tradotto: colui che giocava e rigiocava, che a prescindere dalla prestazione col Mancio in campo ci andava sempre, beh, adesso è finito in discussione, presente più alla voce «ballottaggi» che in quella «inamovibili » . E la situazione potrebbe aprire altri scenari. Di mercato: estero.
PRIMO MANCIO: TITOLARE Detto che comunque di intoccabili nell’Inter attuale ne esistono («Se devo scegliere un simbolo di quest’annata scelgo Miranda» dice il vicepresidente Javier Zanetti alla presentazione del libro sui 20 anni del premio Gentleman), ecco che Fredy Guarin vive una situazione inedita. Un esempio? L’arrivo di Roberto Mancini nel novembre di un anno fa coincise proprio con lo scongelamento del co-
GIUDICE SPORTIVO lombiano messo nel freezer dalla poca fiducia di Mazzarri. Ecco: dal 23 novembre 2014 in poi, e nelle prime 15 partite di Mancini, Guarin ha vissuto la sua Inter sempre da titolare. Inamovibile. La considerazione del tecnico ha avuto un seguito anche all’inizio di questa annata, poi ecco che la freccia è andata in giù.
MANCIO II: TURNOVER In questo campionato, saltata l’Atalanta, Guarin ha cominciato a pedalare come un tempo e poi si è fermato. Complici: una squalifica (alla dodicesima), il Medel che più c’è meglio è, Felipe Melo che - pur se in calo negli ultimi tempi - ha comunque dato costanza di rendimento e personalità al centrocampo, la presenza di Kondogbia e l’eclettismo di Marcelo Brozovic. Così, via via, Fredy Guarin non è stato più l’intoccabile di prima ma ha dovuto sudare ancor più di prima la titolarità che non è arrivata automatica come un tempo. I numeri sono chiari: dall’arrivo di Mancini, e nel campionato scorso, Fredy ha fatto un 15 su 15 da titolare mentre quest’anno ha disputato 12 gare e 9 dal 1’. I minuti giocati sono un’evidenza piena (1336 contro 812), i gol pure (3 a 1, quest’ultimo pur se pesantissimo, nel derby), i tiri nello specchio dimezzati (13 a 6) e i tiri totali pure. Nelle ultime 5 gare, il colombiano è stato titolare solo in due occasioni (contro Roma e Napoli) mentre contro Torino e Frosinone è rimasto a in panchina e contro il Genoa è entrato sul finire. Un’inversione di tendenza insomma: ma fino a che punto?
LIGA E PREMIER Detto che Mancini ha ridotto il numero degli Inamovibili, ecco che cominciano nuovamente a fiorire voci inerenti al mercato. Non italiano (l’Inter non ha certo intenzione di rafforzare la concorrenza), ma estero. «Fredy resterà sicuramente all’Inter a gennaio» ha detto recentemente Ferreyra, l’agente del giocatore in scadenza di contratto nel 2017. Fredy è legatissimo all’Inter e lo spogliatoio attuale ha equilibri importanti, in campo e no, ma la Liga e Premier stanno ripensando al colombiano. Come sempre dipenderà dall’eventuale proposta. Ma, prima di tutto, da Mancini. Che ha sempre profondamente stimato Fredy ma le varie idee di mezzo (Pirlo ha twittato #myworld riferito a New York) potrebbero aver cambiato certi orizzonti.
PARLA IL CT CONTE