JUVE, A SIVIGLIA SERVIVA MANDZUKIC
Basta poco per capire che la beffa di Siviglia non è l’effetto di una involuzione di gioco ma di circostanze particolari. I bianconeri hanno tenuto in piedi il gioco per un’ora creando importanti occasioni da gol poi sono caduti sul colpetto di nuca di Llorente, ben conosciuto a Torino. Neppure Buffon, straordinario come sempre, ha potuto evitare la rete.
A Siviglia è riemerso un elemento che la Gazzetta aveva già sottolineato: il fattore Mandzukic. E’ vero che il croato ha cominciato benissimo con la maglia bianconera segnando un gol alla Lazio nella supercoppa e un altro al Manchester City nella partita di andata (poi replicato al ritorno). Ma è pur vero che l’infortunio di tre settimane lo ha destabilizzato. Il centravanti è parso fuori forma, lento nei movimenti. Quando tutti hanno cominciato ad esprimere dubbi sul suo acquisto, il croato è tornato. Ha mostrato le sue doti di match winner col City, appunto, con l’Empoli… L’unico che ci ha sempre creduto è stato Allegri. Ricordo nitidamente le critiche sul suo continuo impiego a svantaggio di Dybala e soprattutto di Morata. Ma il tecnico ha sempre detto che Mandzukic è fondamentale nei metri decisivi a pochi passi dalla linea di porta.
Non abbiamo la possibilità di vendere certezze ma le due palle dorate capitate sui piedi di Morata a Siviglia, col croato potevano fare una fine migliore. Il fattore Mandzukic esiste, è importante e nelle partite decisive come quella contro la Fiorentina domenica prossima la sua presenza è decisiva. Le cinque vittorie consecutive tra campionato e Champions, ora interrotte dalla sconfitta in terra spagnola, riflettono la crescita del gioco della Juventus. Prima indisponente per la caterva di errori nella costruzione dell’azione ora solida nelle ripartenze, in più occasioni micidiali.
La forza della difesa è intatta. Buffon e i tre gladiatori della retroguardia assicurano una barriera importante antigol. Se ci fosse qualche innesto a centrocampo nel mese di gennaio non sarebbe male. Preoccupano più le assenze che la qualità delle presenze. Khedira ha giocato pochissimo, Marchisio è stato lontano dai campi nella prima parte della stagione, Pereyra è infortunato da secoli, Asamoah si è appena ripreso. In una stagione così lunga qualche ritocchino è necessario. Una sorta di clausola antinfortuni che può essere utile nei momenti topici. Il resto si vedrà. Il match con la Fiorentina è quasi ultimativo per il futuro della Juve in campionato. Se vince rientra a pieno titolo nella battaglia per lo scudetto. Altrimenti…