Gibbemeyer da urlo Casalmaggiore sorride e mette un piede nei 12
Pomì a un passo dalla qualificazione. Barbolini: «L’Europa intanto è al sicuro». Lussazione al mignolo per la regista Lloyd
Un muro d’acciaio nel girone di ferro. E tanta fatica, come quella ( da quindici ore di pullman!) assorbita dai 40 coraggiosi tifosi giunti da Casalmaggiore per incoraggiare le campionesse d’Italia. Dopo avere piegato l’Agel Prostejov da posto quattro all’andata, stavolta la Pomì apre un varco deciso nella sua campagna europea al centro, dove si ricompone la coppia Scudetto.
ATTENTI A QUELLE DUE Lauren Gibbemeyer è la prima a stampare lo spauracchio Vargas, in un avvio dove non servono straordinari. Jovana Stevanovic invece cresce piano, sul punto chiave del secondo set mette la museruola alla solita cubana e raddrizza un parziale che stava prendendo una strada tortuosa con Borovinsek ispirata (53% in attacco). Intanto, aspettando le italiane, l’opposta Kozuch canta e porta la croce. Casalmaggiore vince una partita speculare (primo e ultimo set identici, secondo e terzo sul filo), concede all’Agel il primo set europeo ma si prende il primo traguardo del- la stagione. «Siamo matematicamente sicuri di proseguire in Europa – ricorda l’ex tecnico azzurro Massimo Barbolini – mal che vada andremo in Coppa Cev . E’ un primo segnale: avevamo l’obbligo di non sbagliare le due gare centrali e non era semplice». L’unica preoccupazione riguarda la palleggiatrice Carli Lloyd, uscita nel finale per un infortunio. «Ha una lussazione al mignolo della mano destra – sentenzia il coach modenese - . Comunque Cambi per fortuna non l’ha fatta rimpiangere».
GRUPPO E’ questo lo spirito che Massimo Barbolini - tornato in Italia dopo tre anni in Turchia - esalta. E che la diciannovenne palleggiatrice toscana ha cementato. «Il coach mi dà fiducia – spiega Carlotta – . Farlo oggi, avanti 2-1 e 17-11, era come chiedermi di portare la squadra alla vittoria. Felice di averlo fatto, ma ora tifo per il recupero di Carli».
UNA PROMESSA Cambi (cresciuta nel Volley Rò e reduce da una stagione in A-2 con la Bakery Piacenza) aveva giocato – e bene – qualche punto nella Supercoppa contro Novara, nel primo evento stagionale. Ora ha brillato, per pochi scambi, anche in Europa. Un segnale, perché con lei la Pomì chiude idealmente la sua prima fase. Di Champions si riparlerà a gennaio (il 20 è in programma la trasferta in Polonia): consapevoli che, per 24 ore almeno, alla matricola con 3 successi manca meno strada rispetto ai colossi Eczacibasi e Police, oggi in campo alle 18.