Kittel, la rinascita passa dall’Italia
Adriatico, Milano-Sanremo e Giro nei piani del tedesco che alla Etixx deve tornare grande
L’obiettivo è dichiarato: ritornare il velocista che per due anni — 2013 e 2014 — ha vinto 4 tappe al Tour de France e tolto da sotto al sedere di Mark Cavendish il trono di uomo più veloce del mondo. Marcel Kittel, dopo un 2015 da dimenticare, è nella condizione di non avere per il 2016 un piano B, ma soltanto un piano A, quello appena descritto: e si può dire che l’Italia sarà una tappa di primissimo piano sulla strada del 27enne tedescone, che per rilanciarsi ha mollato — in anticipo sulla scadenza contrattuale — la Giant-Alpecin per sposare la causa della Etixx-Quick Step. Non una squadra qualsiasi, visto che ha preso il posto proprio del rivale per eccellenza Mark Cavendish, passato alla Dimension Data. E dove troverà l’amico per la pelle Tony Martin.
STRADA Italia, sì. La Etixx non ha ancora parlato ufficialmente di programmi, ma alla Gazzetta risulta che Kittel — atteso a inizio febbraio dal DubaiTour, quattro tappe organizzate con la collaborazione tecnica di Rcs Sport — correrà Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo e anche Giro d’Italia. La corsa rosa partirà dall’Olanda e curiosamente anche l’edizione 2014, unica sua presenza finora, partì e restò tre giorni al- l’estero, tra Irlanda del Nord ed Eire: il tedesco vinse seconda e terza frazione, prima di ritirarsi per una febbre improvvisa ancor prima che ci si rimettesse in marcia da Giovinazzo (Bari): l’anno prossimo la musica dovrà essere diversa.
MALANNI Il 2015 per la verità era cominciato benissimo, perché Kittel era andato a segno al primo colpo, nella kermesse inaugurale del Tour Down Under, a gennaio. Poi però un virus contratto proprio nel rien- tro dall’Australia lo ha sorprendentemente condizionato per tutta la stagione, costringendolo a rinunce importanti (Giro d’Italia e Tour de France in testa) senza mai trovare — se si esclude una tappa al Giro di Polonia — lo spunto vincente. Per uno abituato ad andare sempre in doppia cifra di successi dal 2011 al 2014 (18, 13, 16 e 14 rispettivamente), qualcosa di simile a una catastrofe sportiva. Senza contare che la cosa è andata in parallelo con la crescita esponenziale del
63 VITTORIE DAL 2011 compagno e connazionale John Degenkolb, capace di sbancare sia la Sanremo che la Roubaix: e a fine stagione in casa Giant è «esploso» anche l’olandese Tom Dumoulin, in lotta fino alla fine per la generale della Vuelta (poi sesto) e bisognoso di una squadra più costruita attorno per riprovarci nel 2016.
SCOMMESSA Così, l’accelerazione del trasferimento alla Etixx — che l’aveva già opzionato per il 2017 — è stata inevitabile. E il fatto che lo squadrone belga punti forte sul sosia di Dolph Lundgren (Ivan Drago in Rocky IV) è testimoniato anche dalla sua scelta come «modello» per presentare la nuova maglia, in cui predomina il blu scuro. In attesa della presentazione ufficiale fissata per gennaio, è già evidente che in tema di volate la Etixx non poteva certo accontentarsi del promettente colombiano Fernando Gaviria. Il rapporto con Mark Cavendish era destinato a concludersi, senza accordo economico sul rinnovo, e la scelta di Kittel è stata di alto profilo, pur avendo un margine di rischio (vedi la stagione appena conclusa). Ma la prima presa di contatto è stata molto buona e tutti sono convinti che quella appena archiviata sia stata soltanto una parentesi poco fortunata. Marcel Kittel è pronto a rimettere la bici al centro del villaggio degli sprinter, e sarà l’Italia l’arena primaverile designata.