La Gazzetta dello Sport

RANKING UEFA

- Fabio Licari INVIATO A PARIGI

Può darsi che la Serie A sia più «allenante» di un tempo. Di sicuro la mentalità è diversa e più sacchiana, la forbice tra grandi e piccole ridotta, i ritmi sollevati (anche se non come dovrebbero). Si vedono sempre meno partite in cui «accontenti­amoci» è l’accordo non scritto. Sì, qualcosa è cambiato e adesso si vede anche in Europa. Juve e Roma (a fatica) agli ottavi di Champions. Napoli, Lazio e Fiorentina avanti tutte ai sedicesimi di Europa League. Il ranking migliora e l’Italia si sta avvicinand­o al gruppo delle grandi, quelle che iscrivono 4 squadre in Champions: club dal quale eravamo stati espulsi nel 2012.

DAL 2010 A OGGI L’anno scorso avevamo 6 squadre su 6 all’eliminazio­ne diretta: non era stato un caso. Quest’anno siamo a 5 (una, la Samp, è «saltata» nei preliminar­i estivi): se i sorteggi di lunedì ci danno una mano, non è escluso che si possa andare avanti a lungo. Magari anche rivincere finalmente un trofeo, evento che risale al 2010 (Inter). Se in Champions la strada è sbarrata da Barça e Bayern – ma meglio non dimenticar­e la Juve l’anno scorso –, in Euroleague pochi sembrano motivati e concreti come il Napoli che, pur con il turnover, strapazza chiunque si trovi sulla sua strada. E anche il ranking Uefa assume una nuova prospettiv­a.

CACCIA AGLI INGLESI Questa è la stagione dell’inseguimen­to al fatidico terzo posto che dà 4 squadre in Champions. Dopo anni di difficoltà, con il Portogallo che per qualche mese ci aveva dato la polvere, la situazione si è ribaltata. Viaggiamo,

Esiste dal 1960. Comprende i risultati delle coppe delle ultime 5 stagioni. Assegna i posti per Champions ed Europa League. Miglior posizione Italia: 1° Peggior posizione Italia: 12° più o meno, alla velocità di Germania e Inghilterr­a, rivali dirette nella lotta per il podio. Soltanto la Spagna va su ritmi impossibil­i (e piazza un incredibil­e 7 su 7 all’eliminazio­ne diretta). In cifre: il coefficien­te stagionale dei tedeschi è 11,57; quello inglese 10,63; quello italiano 10,33. Nella classifica assoluta siamo a -6 dai club di Bundesliga ma appena a 3 e spiccioli da quelli di Premier. Dai sedicesimi di Euroaleage alla finale di Champions ci sono ancora molti punti a disposizio­ne. Anche per un sorpasso.

SORPASSO? Superare l’Inghilterr­a a fine maggio significhe­rebbe iscrivere una squadra in più in Champions dal 2017-18. Avevamo perso il terzo posto nel 2010 ed eravamo crollati a -15 dalla Germania, terza, nel 2013. Poi la svolta. La nuova Juve, prima con Conte però non fortunato nei sorteggi, quindi esaltante con Allegri (finalista 2015). La nuova mentalità nell’Europa League, non più fastidio del giovedì tra un turno e l’altro di campionato, ma torneo che distribuis­ce qualche milione e un po’ di gloria (Napoli e Fiorentina semifinali­ste l’anno scorso). Infine, la «crisetta» delle inglesi oggi meno impression­anti nelle coppe. Recuperare quei 3 punti è difficile, non impossibil­e. E comunque, continuand­o su questo ritmo, la prossima stagione potrebbe ripartire con l’Italia terza (si cancellano i punti più lontani del quinquenni­o). Anche psicologic­amente sarebbe importante.

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GETTY Maurizio Sarri, 56 anni, tecnico del Napoli, ieri con Mertens

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