La Gazzetta dello Sport

Italia, non siamo più in prima fascia Ecco il perché

- Fabio Licari INVIATO A PARIGI

Eseconda fascia sia, ormai ci stiamo abituando: al Mondiale brasiliano, alle qualificaz­ioni per Russia 2018, adesso al sorteggio per la fase finale di Francia 2016, domani a Parigi, in un Palazzo dei Congressi sorvegliat­issimo come non mai. Ma anche al tempo dell’Isis si può, si deve parlare di calcio e di un appuntamen­to che sarà cruciale per il torneo degli azzurri a giugno: una cosa, infatti, è trovare Spagna tra le teste di serie e Polonia in terza fascia, un’altra Portogallo e Ungheria. Ma perché siamo finiti così?

COLPA DEI RANKING La spiegazion­e si chiama, tecnicamen­te, ranking Uefa per nazionali. È stato creato nel 2008 da Platini per distinguer­si dalla Fifa e dal ranking firmato Blatter. Il sistema di calcolo è diverso: solo fasi finali e qualificaz­ioni, niente amichevoli, presi in consideraz­ione gli ultimi due cicli e mezzo per ogni nazionale (dai gruppi per Francia 2016 a quelli per Polonia-Ucraina 2012, passando per Brasile 2014). Ma il risultato, affiancand­o le classifich­e, non è così diverso. Per l’Uefa le migliori 5 europee del momento sono, in ordine: Germania, Spagna, Inghilterr­a, Portogallo e Belgio, con gli azzurri sesti. Per la Fifa sono Belgio, Spagna, Germania, Portogallo e Inghilterr­a. Le stesse, solo un po’ mischiate. Qui l’Italia è 9a ( poi scivola al 15° posto consideran­do anche le sudamerica­ne).

AMICHEVOLI E NON SOLO Pur nell’Euro gigante che ci aspetta – 6 gruppi, 24 nazionali, 4 «migliori terze» ripescate per gli ottavi – non c’è spazio per l’Italia in prima fascia: perché un posto spetta, di diritto, alla Francia ospitante. Si sapeva dall’inizio. Il Belgio ci ha superato di un niente. E non ci sono troppe scuse. Nella classifi- ca Fifa le amichevoli ci hanno fregato abbastanza e non certo da ora: dal 1977, l’Italia ha perso solo il 13% delle gare ufficiali ma addirittur­a il 25% di quelle amichevoli. Nella classifica Uefa, però, contano le partite da 3 punti e anche qui abbiamo perso terreno rispetto ad Austria, Svizzera e addirittur­a Olanda che è poi l’unica grande assente dalla fase finale francese.

IL CALCIO INFINITO Sarà bene abituarsi ai ranking perché Euro 2016 segna il punto (forse) di non ritorno del calcio senza sosta anche per le nazionali. Dal 2016, infatti, ci sarà almeno un grande torneo all’anno: se Europei e Mondiali storicamen­te si alternavan­o negli anni pari, se la Confederat­ions si era aggiunta dodici mesi prima del Mondiale, sta arrivando la Nations League, l’altro torneo europeo voluto da Platini negli anni dispari. Calendario pieno fino all’orlo. Un esempio? Francia 2016, Confederat­ions Russia 17, Russia 18, Nations League 19, Euro 20, Confederat­ions Qatar 21, Qatar 22, e avanti così... Non prenotate vacanze a giugno.

STOP AMICHEVOLI Anche per la prima Nations League, nel 2019, sarà indispensa­bile il ranking Uefa: comporrà le 4 serie, dalla A alla D, in cui saran- no divise le 54 nazionali europee. In Serie A, a giocarsi il torneo con promozioni e retrocessi­oni, le prime 12 del ranking (dovremmo esserci anche noi, ma sono da aggiungere i risultati dell’Euro e poi quelli della qualificaz­ioni a Russia 18). In pratica la Nations sostituirà le amichevoli. Non una cattiva notizia dal punto di vista del ranking: almeno non avremo più scuse.

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LAPRESSE Antonio Conte, 46 anni, è c.t. azzurro da agosto del 2014

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