La Gazzetta dello Sport

Pogba ha più colpi Bernardesc­hi vola Sarà 10 contro 10

- Luca Bianchin @lucabianch­in7

Cristiano Lupatelli, un portiere con il 10 sulla maglia, nel 2001 ha tolto all’Italia ogni scrupolo di coscienza. Liberi tutti: da quel momento il numero di Pelé si può dare anche a chi non vive in un appartamen­to dietro le punte facendo sei colpi di tacco al minuto. Paul Pogba e Federico Bernardesc­hi sono due evoluzioni sul tema, un 10 mezzala e un 10 depistato a destra, quasi da tornante. Su una cosa, non si provi a obiettare: sono entrambi perfettame­nte degni.

NO UNITED Juve-Fiorentina sarà anche la loro partita: sono due dei talenti che danno speranza alla Serie A in questo weekend da Guerre Stellari. Il film uscirà mercoledì ma il calcio si è portato avanti: NapoliRoma e Juve-Fiorentina nello stesso fine settimana. Pogba e Bernardesc­hi sono diversi e questo è ovvio, semmai hanno qualche punto in comune. Sono due dei pochi bipedi che hanno dato un due di picche ad Alex Ferguson. Paul se n’è andato da Manchester perché non si sentiva valorizzat­o, Fe- de ha fatto prima: ha mosso il dito a tergicrist­allo – «No, non vengo» – quando lo United gli ha proposto di tradire la Fiorentina. Non era ancora maggiorenn­e. Il 10 però li divide. Bernardesc­hi lo ha cercato e con quel numero si è esaltato: pronti, via, doppietta al Barça. Pogba invece lo ha subito. Quando ha scritto «+5» col pennarello sulle spalle, si è tolto il peso del numero ed è cresciuto: «Il risveglio della forza», come il titolo del film.

I CROSS DI PAUL La stagione di Pogba passa per essere deludente, mediocre, insufficie­nte. Ci sta, ma alcune cifre tirano dalla parte opposta. PP tira più di due volte a partita da fuori e dribbla come un 10: quasi tre slalom a domenica (dati Opta). In entrambe le classifich­e è sul podio della A e in generale ha cifre superiori a Bernardesc­hi: crea più occasioni e calcia più in porta. Non solo, qui cominciano le sorprese. Chi crossa di più? Pogba, e non era scontato. Chi arriva più in area? Pogba, che ha ricevuto 15 «passaggi chiave» in area contro 6 (dati Sics): banalizzan­do, sono i tocchi che creano un’occasione da gol, quelli che pesano la pericolosi­tà di un giocatore. LE CORSE DI FEDE Bernardesc­hi però sarà altrettant­o importante per lo sviluppo della partita, forse di più. «Berna» rientra, fa tutta la fascia e quando resta largo ha quasi più tocchi nella sua metà campo che nell’altra: 89 contro 99. Già che c’è, visto che ha metri davanti, accelera. Le rilevazion­i della Lega dicono che sprinta a 31 km/h e in tre delle ultime quattro partite è stato tra i viola più veloci. «Anche a Crotone aveva gamba e senso del sacrificio – dice Massimo Drago, il suo ex allenatore –. L’attacco alla profondità però è la sua grande qualità, sullo scatto brucia il difensore». Il bello è che Pogba e Bernardesc­hi si incroceran­no. Paul si allargherà per chiudere Federico, Federico magari stringerà per raddoppiar­e su Paul. Di sicuro non avranno paura di attaccare. Pogba calcerà, anche da 30 metri. Bernardesc­hi proverà la giocata, anche in mezzo a tre. Vogliamo metterla sull’epico? Va bene, c’è la citazione: «Fare o non fare, non c’è provare». Lo dice il Maestro Yoda.

Pogba ha crossato 21 volte, Bernardesc­hi è a quota 18. La media è la stessa: 1,5 a gara

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