La Gazzetta dello Sport

Vincere a Udine per scappare E fare meglio anche di Mou

- Matteo Dalla Vite

Non fuga per la vittoria ma una vittoria per la fuga sì. Il Friuli ha muri alti così, guardiani attenti, scappare non è facile né automatico: ma se l’Inter riuscirà a scavalcare anche questo ostacolo in trasferta ecco che si ritroverà con un punto in più fuori da San Siro rispetto all’anno santo del Triplete: stesse partite fuori, 8, ma un gradino sopra. Missione doppia insomma, fuga e sorpasso, e gli scontri diretti della giornata danno un senso (ipotetico) in più a tutta la faccenda.

MANCIO E MOU Chi va in campo è quasi sempre un rebus - il Mancio dà la formazione ai suoi anche poco prima di salire sul pullman diretto allo stadio -, ma i numeri non spandono mai bugie o depistaggi. Quest’Inter sa viaggiare, sa stare al mondo in trasferta: che ci rie- sca un’altra volta si vedrà, ma resta il fatto che al momento una sola è stata la sconfitta (a Napoli, con doppio palo finale), due i pareggi (a GenovaSamp e a Palermo) e per il resto solo vittorie. Per 1-0, magari brutte sporche e cattive, ma con tre punti presi come sostanza finale. La somma di tutto è presto fatta: 14 punti fuori casa (le vittorie sono state fatte a casa-Carpi, a casa-Chievo, a Bologna e a Torino), cifra che se dovesse ricevere altri tre punti a Udine arriverebb­e a 17, uno in più dell’anno 2009-10. Perché in quella annata l’Inter di Mourinho fece così: vittoria in trasferta nel derby, a Cagliari (1-2), a casa-Genoa (0-5), a Livorno (0-2), a Bologna (1-3) più il pareggio a Bergamo (1-1) per un totale di 16 punti. Il campionato non si decide di questi tempi, ma di questi tempi qualche buona indicazion­e può arrivare, e la doppia coincidenz­a indiretta di Juve-Fiorentina e Napoli-Roma potrebbe dare qualche altro spunto alla volata prenataliz­ia. In caso di pareggio o k.o., ovviamente quell’Inter tripletist­a resterebbe - sempre per quel che riguarda le gare fuori casa - irraggiung­ibile nel pre-Natale.

OBIETTIVO CHAMPIONS Nel frattempo Thohir ha chiesto tre vittorie (Coppa Italia compresa contro il Cagliari) prima della sosta. «E’ l’obiettivo di tutti - dice Roberto Mancini -. La Champions è l’obiettivo di fine stagione, giochiamo per vincere e speriamo di farlo anche domani. L’Udinese è in un momento ottimo, con giocatori bravi e un tecnico esperto. Gli scontri diretti di Torino e Napoli? Non cambiano molto, le posizioni al momento possono variare di domenica in domenica. Aspettiamo dopo gennaio». Che è poi il mese che comincerà a dire un bel po’ di cose. «Speravo di essere in una buona posizione a Natale, vicino alle prime - continua il tecnico -. Staccarsi tanto poteva creare un problema». Invece l’Inter è lì, attualment­e in te-

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GETTY La gioia del gruppo nerazzurro: un’immagine vista più volte quest’anno
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BOZZANI Mancini, 51 anni

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