La Gazzetta dello Sport

Wague: «Difesa e muscoli Ora mi prendo l’Udinese L’Inter? Non la temiamo»

Maliano: «Strama mi ha insegnato tattica e disciplina, Colantuono non lascia nulla al caso»

- Francesco Velluzzi INVIATO A UDINE

Lanciato da Stramaccio­ni, confermato da Colantuono. Chi pensava che Molla Wague fosse solo un esperiment­o si è dovuto ricredere. A destra, nella difesa a tre dell’Udinese, c’è lui, il 24enne maliano cresciuto in Francia nel Caen, dove già i bianconeri hanno pescato Heurtaux. Ma proprio i guai fisici del bel francese hanno agevolato Wague, che ora è il titolare indiscusso. Oggi sarà lui, con Domizzi e Piris in una difesa d’emergenza (Danilo e Felipe sono squalifica­ti), a dover sopportare l’urto interista. « Sono pronto, ho avuto un problema muscolare contro la Samp, ma ora ho recuperato. E questa settimana abbiamo lavorato tutti molto bene. Non temo nessuno in particolar­e nell’Inter. Ma la squadra è forte e attrezzata e la classifica che ha lo dimostra».

Ricorda il debutto in A il 21 dicembre 2014 a Genova con la Samp? Cosa ha pensato?

«Soprattutt­o di far bene e ripagare la fiducia dell’allenatore. Ero emozionato, giocavo in uno stadio con tanto pubblico. Ma sono rimasto tranquillo».

Cosa le ha insegnato Strama?

«Avevo sempre giocato a 4. Con lui ho imparato a giocare a tre e mi ha insegnato disciplina e tattica».

Cosa le insegna Colantuono?

«Ci fa lavorare tanto su combattivi­tà e aggressivi­tà e chiede di restare molto concentrat­i. Non lascia nulla al caso».

Quali sono le differenze con i metodi di allenament­o francesi?

«In Italia si cura molto la tattica e gli allenament­i atletici sono più intensi».

Cosa significa giocare accanto a Danilo?

«È uno che ha tanta personalit­à. Dà molta sicurezza ed è intelligen­te. Penso che insieme ci completiam­o».

I più forti difensori della A?

« Chiellini e Bonucci. Sanno sempre cosa fare».

E nel mondo?

«Non lo dico solo da simpatizza­nte del Psg, il più forte è Thiago Silva».

L’Inter è la più forte della A?

«Difficile dirlo perché ci sono più squadre racchiuse in pochi punti, ma sta dimostrand­o di poter lottare per lo scudetto. Anche se la Juve sta tornando e può rientrare in gioco».

Torniamo a lei: come si muove sulle palle inattive? In attacco va spesso...

«Mi piace andare in area quando c’è una punizione o un calcio d’angolo. Cerco di sfruttare la mia fisicità. La scorsa annata

ho fatto 2 gol proprio così».

Andiamo sul discorso difensivo: Colantuono vi chiede tanto gli uno contro uno. Li teme?

«Lui ci chiede di giocare e di non buttare mai via il pallone. Cerchiamo di correre meno rischi possibili e ci alleniamo molto su questo aspetto. Io cerco di prendere il tempo all’av- versario e sfruttare l’agilità, anche se la mia caratteris­tica è la prestanza fisica».

Da poco è stato sfiorato dalla tragedia in Mali. Lei in nazionale sta nell’albergo di Bamako dove c’è stato un attacco terroristi­co.

«Sono andato via due giorni prima. E’ stato uno choc».

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ANSA Il difensore centrale dell’Udinese Molla Wague, maliano, 24 anni

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