La Sensi in Lega dopo 4 anni: «Dispiaciuta per la Roma»
Dopo 4 anni Rosella Sensi è tornata al quarto piano di via Rosellini. Non lo ha fatto né da presidente della Roma, né da numero due della Lega di Serie A, ruoli ricoperti per anni. Lo ha fatto da Capo del Dipartimento Calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti. Vederla affrontare nuovamente i cronisti in sala stampa è un déjà vu. Ed è lei la prima a emozionarsi parlando del nuovo progetto che sta seguendo. La voce prende corpo poco alla volta, come se il ritorno in quelle stanze le avesse messo un po’ di tensione addosso. «Sogno un Juve-Milan o un Roma-Lazio tutti al femminile», dice. Proprio così, perché fino a pochi minuti prima stava esponendo agli ex colleghi il nuovo progetto di sviluppo del calcio femminile. Quegli ex colleghi (molti) con cui aveva dibattuto e discusso in passato su temi quali i diritti tv o la ripartizione dei proventi del calcio italiano. Le cose sono cambiate, la Roma giallorossa ha addirittura modificato i colori della propria bandiera: dal tricolore alle stelle e strisce. I cattivi pensieri – e i modi ruvidi – di Claudio Lotito invece restano immutati. E così nel bel mezzo della presentazione del progetto si è lasciato andare a una battuta sessista fuori luogo. La Sensi non si è scomposta, ha terminato l’intervento e ricevuto diverse promesse dai suoi ex colleghi per appoggiare il piano. Poi è scesa e ha affrontato i giornalisti.
CUORE «Ho parlato ai presidenti della possibilità di crescita di questo settore – ha dichiarato – e ho trovato in loro la massima collaborazione». Ma le domande battono sul cuore giallorosso. «Dispiacciono gli ultimi risultati della Roma di Garcia, ma vedo cose positive come il gruppo – ha commentato –. Sono di parte, Roma è la città più bella mondo e i suoi tifosi i migliori. Non sono abituata a fischiare, ma sarei rimasta delusa anche io mercoledì. Totti? Gli consiglio di scegliere con cuore e testa. Se mi manca la Roma? E come potrebbe non mancarmi...».