«GLI ARABI SONO RICCHI L’ATALANTA E’ MEGLIO»
Itifosi vedono lui e fanno i complimenti a lei, la potente calamita che l’ha tenuto incollato all’Atalanta. In agosto è stato vicinissimo agli arabi dell’Al-Ittihad, era stato fotografato con i dirigenti in un albergo milanese, mancava solo la firma, poi Maxi Moralez ha cambiato idea. E Bergamo oggi sa chi ringraziare.
Tutto merito di sua moglie, dunque?
«Certo, Natalia ha detto subito no e la sua parola conta molto. Non se la sentiva di fare un cambiamento così radicale con un bambino di pochi mesi. E così adesso, quando siamo insieme, passo quasi inosservato anche se gioco, corro, prendo pestoni...».
Quinto anno all’Atalanta: il migliore?
«Finora sì, perché stiamo giocando davvero bene. E poi ricordo il primo, quello della salvezza partendo dal -6 di penalizzazione».
E’ stato battuto il record di punti dopo 15 gior
nate: dove potete arrivare?
«Ho fatto una grande preparazione in estate, mi sento in ottima forma. Reja vuole che tenga un po’ di più la posizione, ma è una questione di istinto e di caratteristiche: sono portato a fare molto movimento, anche scambiando la fascia con Gomez per non dare punti di riferimento all’avversario. Magari qualche volta corro male e finisco con lo sbagliare».
ATTACCANTE DELL’ATALANTA
In Arabia l’avrebbero ricoperta d’oro: ingaggio più che raddoppiato.
«Ho fatto bene, benissimo a restare. E’ stata una tentazione, anche se c’erano dettagli del contratto da sistemare. Il livello del loro calcio è piuttosto basso e poi avrei dovuto imparare da zero l’inglese».
Il suo è un mappamondo ristretto: Argentina o Italia. In Russia ha resistito pochi mesi.
«Ero giovane quando giocavo nell’Fk Mosca, reagivo male se Slutsky (oggi c.t. della Russia e tecnico del Cska, ndr), mi lasciava fuori. Non era la squadra giusta. Oppure io non ero ancora pronto». «La sensazione è che ci possiamo togliere molte soddisfazioni, anche se nella testa c’è sempre la salvezza».
Una volta Reja ha detto: «Maxi si muove troppo, bisogna farlo correre di meno». Sempre in campo, la seconda media voto dietro Gomez, 5 assist e soltanto un gol, di testa...
«Al Verona: il pallone è caduto vicino e io ne ho approfittato. Capita anche a uno alto 160 centimetri»