La Gazzetta dello Sport

Genoa a secco di gol E dal passato arriva un Destro da k.o.

Fece esordire in Serie A il centravant­i del Bologna, avversario nell’anticipo delle 15 Pavoletti out, Perotti a rischio: liguri in emergenza

- Filippo Grimaldi GENOVA

In principio fu Maurizio Ganz: « El segna semper lu » , recitava uno storico striscione esposto nel secondo anello della curva interista a San Siro. Preistoria, parliamo di 18 anni fa. Il tempo passa, ma molto meno prosaicame­nte oggi quella storia ritorna. Dialetto a parte, il Ganz omologo del Genoa si chiama Leonardo Pavoletti, in castigo sino all’Epifania, ma con il bel bottino di cinque reti su quindici dei rossoblù segnate in campionato, senza avere un vero e proprio vice. Con Perotti fermo a quota uno e Pandev, oggi probabile titolare, ancora a secco da quando è tornato in Italia, il paradosso, in questo Genoa che in attacco un po’ boccheggia, è proprio questo. Certo, Gasperini ricorda che se la classifica piange (soprattutt­o a causa della sciagurata sconfitta interna con il Carpi), non altrettant­o si deve dire per il gioco espresso dai rossoblù anche nell’ultima trasferta di San Siro con l’Inter.

VADO DI FRETTA Resta il fatto che oggi al Ferraris arriva un Bologna con una marcia da Europa League, dieci punti nelle ultime cinque partite, al quale Donadoni ha ridato fiducia, dignità e l’autostima perduta. Con un bomber salito a quota quattro, Mattia Destro, legato a doppio filo proprio al Gasp, che lo fece esordire in Serie A con la maglia del Genoa a diciannove anni contro il Chievo, era il 12 settembre 2010. «Io lo ricordo andare in gol proprio quel giorno», racconta l’allenatore genoano aprendo il libro della sua lunga storia alla guida del Grifone. Toni k.o., dentro l’attuale attaccante del Bologna: sei minuti, ed ecco il primo centro in A. Storia di un predestina­to che sei giorni fa ha fermato la corsa del Napoli.

QUANTI DUBBI Era un altro Genoa: oggi Gasperini non può pensare troppo al passato, visto che ha urgenze più importanti da risolvere. Non esiste un giocatore in rosa succedaneo di Pavoletti, questo è chiaro, lo dice il cammino recente di un Genoa che, oggi, si trova fra l’altro con

4-3-3 un Perotti in condizioni non ottimali, e dunque a forte rischio assenza sino all’ultimo momento. Il tecnico l’ha convocato, ma non intende certo rischiare, anche in prospettiv­a di un appuntamen­to in coppa Italia (martedì sera, di nuovo al Ferraris contro l’Alessandri­a), che in una stagione in chiaroscur­o può diventare la manifestaz­ione capace di nobilitare l’annata sin qui anonima della sua squadra.

ALLO SPECCHIO Due moduli speculari, oggi al Ferraris, e con o senza Perotti pare che Gasp non intenda abiurare dal suo tridente offensivo. Con Pandev in cerca di gloria, davanti ci saranno Lazovic e uno fra Gakpe e, appunto, Perotti. E’ la testa che sarà diversa. Gasp ha evitato di sottolinea­re la differenza di rendimento fra i suoi e la

 ??  ??
 ?? LAPRESSE/AP ?? Mattia Destro, 24, al Bologna dopo l’esordio in A col Genoa
LAPRESSE/AP Mattia Destro, 24, al Bologna dopo l’esordio in A col Genoa
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy