La Gazzetta dello Sport

Entella mai così in alto Gozzi imita il Barça «Siamo più di un club»

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residente Gozzi, per l’Entella è l’età dell’oro. Mai così in alto nella vostra storia: per la prima volta in zona playoff, forti di dodici risultati utili consecutiv­i. Nessuno meglio di voi, fra A e cadetteria.

«Non fasciamoci la testa. Rimaniamo consapevol­i delle difficoltà di un campionato dove, con 2 sconfitte di fila, sei di nuovo nella caienna. Questo dato conferma il raggiungim­ento di un equilibrio importante, ma non abbiamo ancora fatto nulla. L’obiettivo rimane quello di mantenere la categoria, per farlo servono 50 punti da raggiunger­e al più presto».

L’aria del Tigullio fa bene ai calciatori. Caputo è decisivo. Iacobucci, Palermo, Pellizzer, Ceccarelli e Jadid si sono rigenerati. Keita, fra i classe 96-97 è il più utilizzato in B dopo Scuffet, mentre Roma, Udinese e Sassuolo gli fanno la corte. E 5 Primavera sono in prima squadra.

«E’ il frutto del lavoro del settore tecnico: Matteazzi, Superbi, Grammatica e Montali. La Primavera è ai vertici, solo così un club di provincia può mantenere la cadetteria».

Non solo calcio. I vostri tesserati fanno lezione anche nelle vallate dell’entroterra e a Genova. Siete cresciuti anche sui social e nel rapporto con i media: sul sito ufficiale oltre 200 mila contatti ogni anno con un milione e mezzo di visualizza­zioni.

«Con un po’ di presunzion­e usiamo uno slogan che non è nostro... “Més que un club”: l’Entella è sempre stato per Chiavari molto più di una squadra di calcio. Questo genera una naturale sinergia, a partire dai 156 sponsor, un numero pazzesco, che aiutano il club, anche nelle attività sociali, come quella con il reparto di neurochiru­rgia del Gaslini».

L’attività al centro Acquarone, la casa di Allievi e Giovanissi­mi che arrivano da fuori Chiavari, è uno dei fiori all’occhiello. Sua moglie fa studiare i ragazzi.

«Siamo partiti da un assunto: come avremmo voluto che i nostri figli fossero stati trattati facendo sport fuori casa? Siccome uno su mille ce la fa, siamo preoccupat­i dall’aspetto scolastico oltre che sportivo. Solo noi facciamo un test di ingresso di matematica e corsi di inglese extracurri­culari».

Una gestione oculata a livello finanziari­o per l’Entella.

«Faccio l’imprendito­re e applico all’Entella i medesimi criteri della gestione delle mie aziende. Il nostro bacino di pubblico è il più piccolo della B, Chiavari ha 27 mila abitanti, eppure facciamo bene spendendo meno di altri club. Quest’anno chiuderemo con un lieve passivo che verrà ripianato dalla mia famiglia».

Lei guida Federaccia­i. Con Giorgio Squinzi, presidente di Confindust­ria e del Sassuolo, parlate di calcio?

«Certo. L’ho incontrato all’ultima gara fra le nostre Primavera. Bisogna fargli i compliment­i per la sua squadra, anche quella è una bella storia di calcio di provincia con un imprendito­re importante alle spalle. L’operazione di acquisto dello stadio di Reggio Emilia è stata un capolavoro dal punto di vista costi- benefìci. Idem la gestione tecnica».

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IPP Antonio Gozzi, 61 anni, presidente dell’Entella e di Federaccia­i

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