La Gazzetta dello Sport

«Trento speciale ma voglio vincere a Civitanova ora»

Bomber della Lube alla vigilia della sfida con la ex squadra: «In Italia è sempre durissima»

- Gian Luca Pasini

Osmany Juantorena contro Trento è il piatto forte della domenica che chiude il girone di andata. Nel big match del PalaTrento c’è anche in ballo il titolo di campione d’inverno con Modena spettatore.

Si aspettava così questo suo ritorno in Italia?

«Sì me lo aspettavo così. Sono uno che segue il campionato italiano, sapevo il valore».

Come ha trovato la Superlega?

«E’ cresciuta rispetto a due-tre anni fa. Sono arrivati grandi giocatori in Italia. Ogni domenica è una battaglia. Non si sa mai chi può vincere. E’ un torneo molto equilibrat­o di altissimo livello».

L’esperienza di Trento nella sua vita è stata molto importante: le ha permesso di ripartire con la pallavolo...

« Trento è stata una grande esperienza del mio passato. Ho vissuto 6 anni bellissimi. Ho

I punti realizzati finora da Osmany Juantorena, il secondo miglior marcatore del campionato alle spalle di Hernandez (Molfetta), 204

vinto tantissimo. Conosco la società, la città, i giocatori. Per cui Trento resta sempre nel mio cuore, ma io penso anche al presente a fare bene con la maglia della Lube. E sono anche contentiss­imo della scelta che ho fatto, di venire a Civitanova e di portare questa maglia sulle spalle».

Che ambiente hai trovato a Civitanova?

«Bello. Una realtà molto positiva: ho lasciato la montagna e ho trovato il mare... Il palazzetto è nuovo, molto bello. Anche per questo sono contentiss­imo di essere qua».

Tornare domani in quel palazzetto (il PalaTrento) dove ha vinto tantissimo che effetto le farà?

«Strano. Ci ho già giocato nell’esordio con la maglia della Nazionale e quella è stata una emozione fortissima. Ma questa volta sarà molto diverso perché i tifosi non saranno più con me, ma tiferanno Trento. Ma la vita è così. E’ una esperienza che mi devo godere. proverò a lasciare tutte le emozioni da parte solo per questa maglia. Non sarà facile...».

Sarà il solito Juantorena oppure un po’ di emozione le porterà vi qualcosa?

«Ve lo potrò dire solo dopo la gara. Adesso faccio molta fatica a rispondere. Quello che posso dirvi per sicuro è che darò tutto per fare risultato».

A 30 anni stiamo vedendo Osmany Juantorena al massimo livello secondo lei?

«Eh 30anni... (sorride) Non lo so. Ogni volta che scendo in campo provo a dare il mio massimo per la squadra. Anche se a dirvi la verità qualche acciacco che mi porto dietro. Ma è così: si gioca ogni due giorni, è davvero molto dura e non soltanto per me, ma per tutti quanti. Lo sappiamo. Ma si va avanti. Per fortuna abbiamo la pausa a Natale e potremo recuperare un po’ (mentre le altre Nazionali saranno impegnate nei tornei di qualificaz­ione olimpica, ndr)».

Dopo l’estate in Nazionale ha trovato che i tifosi hanno cambiato atteggiame­nto con lei?

«Sì è vero. Qualcuno è molto contento di questo mio inseriment­o in Nazionale, poi sono stato accolto molto bene dai ragazzi. E sono contento di avere fatto questa scelta. Per di più è andata poi benissimo come ri-

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TARANTINI Osmany Juantorena, 30 anni, è tornato in Italia dopo Ankara A-1 FEMMINILE

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