Cantù risorge con il trio Usa e il sistema Urss
1Decisivi il neo allenatore Bolshakov e i 78 punti di Waters-Darden-Johnson: Varese crollo e contestazione
Altro che carneade, chiamatelo mago. Sono bastate 48 ore di palestra a Kirill Bolshakov, il nuovo coach di Cantù subentrato mercoledì all’esodato Kurtinaitis, per trasformare la sgangherata Red October in una squadra da rispettare. Il successo tanto sorprendente quanto meritato sul campo di Varese, dove i brianzoli non vincevano dal 2010, non è il colpo di fortuna del principiante, ma la trovata di un allenatore abituato ad arrangiarsi e ad aguzzare l’ingegno. Bolshakov ci mette mestiere, astuzia e un sistema che evoca il basket sovietico (al quale è legato per nascita e cultura), basato su tre giocatori che fanno attacco, nello specifico l’asse americano Wa te r s - D a r - den-J. Johnson (78 punti insieme), migliore realizzatore e passatore il primo, miglior rimbalzista il secondo del derby e gli altri che riempiono l’area e battezzano in difesa l’avversario più scarso al tiro. Tutto questo muovendo veloce il pallone con passaggi semplici che innescano il 70% da trepunti dentro al 59% nei primi due quarti chiusi sul +20 mentre il pubblico di Varese fischia i propri giocatori. «E’ un successo che dedico a Kurtinaitis e che proviene dai suoi consigli — dice Bolshakov —. Nel primo tempo abbiamo giocato bene in attacco, nel terzo quarto sono usciti tutti i nostri problemi col recupero di Varese ma alla fine è venuto fuori il carattere dei miei giocatori. Ora dobbiamo allungare le rotazioni. In setti- mana arriverà un rinforzo nel ruolo ala-centro». Il nuovo acquisto del patròn Gerasimenko, salvo altri colpi di scena, è il nigeriano Ike Ofoegbu, un 2.05 molto atletico, ex Maccabi Tel Aviv, di recente impegnato in Turchia.
FONDO Nella ripresa, toccato il fondo sul -25 (38-63) al 22’, Varese si mette a giocare cavalcando l’onda di Maynor, l’unico a giocare al livello salariale che gli riconosce il suo club. Il play impazza con 14 punti e accorcia lo svantaggio sul 6971 (parziale 31-8 in 8’. Qui tutti si aspettano il sorpasso ma Cantù è brava a non smarrirsi. La triade Usa, dopo un momento di folle, torna a spingere a pieno motore. Johnson domina le due aree mentre Varese affonda di nuovo. Ora l’Openjobmetis deve correre ai ripari: il digì Coldebella sta chiudendo l’accordo con l’all around Dominique Johnson, 29 anni, un esterno di 195 cm capace di coprire tutti i ruoli del perimetro, che l’Alba Berlino è pronta a liberare avendo trovato nell’ex virtussino Carl English il sostituto. Per un Johnson che subentra c’è un Johnson che saluta: Melvin, finora soggetto misterioso, dovrebbe accasarsi in A-2. Moretti è la faccia della delusione: «Nel primo tempo siamo stati sempre un passo indietro rispetto a Cantù su palle vaganti, rimbalzi e intensità – sospira il coach varesino –. La fiammata del terzo quarto ha riacceso la partita ma abbiamo fallito i possessi per concludere la rimonta». Intanto Gerasimenko ha vinto il derby e la sua scommessa su Bolshakov.
Per i brianzoli è la prima vittoria esterna nel derby lombardo dal 2010 Ora in arrivo il nigeriano Ofoegbu. Dominique Johnson per Varese