La Gazzetta dello Sport

Cantù risorge con il trio Usa e il sistema Urss

1Decisivi il neo allenatore Bolshakov e i 78 punti di Waters-Darden-Johnson: Varese crollo e contestazi­one

- Andrea Tosi INVIATO A VARESE

Altro che carneade, chiamatelo mago. Sono bastate 48 ore di palestra a Kirill Bolshakov, il nuovo coach di Cantù subentrato mercoledì all’esodato Kurtinaiti­s, per trasformar­e la sgangherat­a Red October in una squadra da rispettare. Il successo tanto sorprenden­te quanto meritato sul campo di Varese, dove i brianzoli non vincevano dal 2010, non è il colpo di fortuna del principian­te, ma la trovata di un allenatore abituato ad arrangiars­i e ad aguzzare l’ingegno. Bolshakov ci mette mestiere, astuzia e un sistema che evoca il basket sovietico (al quale è legato per nascita e cultura), basato su tre giocatori che fanno attacco, nello specifico l’asse americano Wa te r s - D a r - den-J. Johnson (78 punti insieme), migliore realizzato­re e passatore il primo, miglior rimbalzist­a il secondo del derby e gli altri che riempiono l’area e battezzano in difesa l’avversario più scarso al tiro. Tutto questo muovendo veloce il pallone con passaggi semplici che innescano il 70% da trepunti dentro al 59% nei primi due quarti chiusi sul +20 mentre il pubblico di Varese fischia i propri giocatori. «E’ un successo che dedico a Kurtinaiti­s e che proviene dai suoi consigli — dice Bolshakov —. Nel primo tempo abbiamo giocato bene in attacco, nel terzo quarto sono usciti tutti i nostri problemi col recupero di Varese ma alla fine è venuto fuori il carattere dei miei giocatori. Ora dobbiamo allungare le rotazioni. In setti- mana arriverà un rinforzo nel ruolo ala-centro». Il nuovo acquisto del patròn Gerasimenk­o, salvo altri colpi di scena, è il nigeriano Ike Ofoegbu, un 2.05 molto atletico, ex Maccabi Tel Aviv, di recente impegnato in Turchia.

FONDO Nella ripresa, toccato il fondo sul -25 (38-63) al 22’, Varese si mette a giocare cavalcando l’onda di Maynor, l’unico a giocare al livello salariale che gli riconosce il suo club. Il play impazza con 14 punti e accorcia lo svantaggio sul 6971 (parziale 31-8 in 8’. Qui tutti si aspettano il sorpasso ma Cantù è brava a non smarrirsi. La triade Usa, dopo un momento di folle, torna a spingere a pieno motore. Johnson domina le due aree mentre Varese affonda di nuovo. Ora l’Openjobmet­is deve correre ai ripari: il digì Coldebella sta chiudendo l’accordo con l’all around Dominique Johnson, 29 anni, un esterno di 195 cm capace di coprire tutti i ruoli del perimetro, che l’Alba Berlino è pronta a liberare avendo trovato nell’ex virtussino Carl English il sostituto. Per un Johnson che subentra c’è un Johnson che saluta: Melvin, finora soggetto misterioso, dovrebbe accasarsi in A-2. Moretti è la faccia della delusione: «Nel primo tempo siamo stati sempre un passo indietro rispetto a Cantù su palle vaganti, rimbalzi e intensità – sospira il coach varesino –. La fiammata del terzo quarto ha riacceso la partita ma abbiamo fallito i possessi per concludere la rimonta». Intanto Gerasimenk­o ha vinto il derby e la sua scommessa su Bolshakov.

Per i brianzoli è la prima vittoria esterna nel derby lombardo dal 2010 Ora in arrivo il nigeriano Ofoegbu. Dominique Johnson per Varese

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CIAM Dominic Waters, 30 anni, playmaker di Cantù: 25 punti

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