La Gazzetta dello Sport

Il Milan resta a terra «Un altro ritardo e la squadra non parte»

Charter rossonero fermato da un guasto decollerà solo oggi L’a.d. Galliani: «Danno gravissimo». La Lega: «Non è colpa nostra»

- Alessandra Gozzini MILANO

Non ci fosse in palio un trofeo a cui per primo Berlusconi tiene in maniera particolar­e, ci si potrebbe anche scherzare su: il Milan - che ha in Emirates il main sponsor - che finisce per perdere l’aereo. Oppure la squadra allenata da Montella, soprannomi­nato l’Aeroplanin­o, che manca il decollo. Per il Milan c’è invece pochissimo da ridere e molto da arrabbiars­i: il club rossonero ritiene di aver subito un danno che i vertici definiscon­o come «gravissimo». La squadra sarebbe dovuta arrivare a Doha nella serata di ieri e avere, come la Juventus, due giorni e mezzo di tempo per adattarsi a campi e nuove temperatur­e. Ma il Milan targato Emirates non poteva salire su un aereo della compagnia? La risposta è no, perché l’organizzaz­ione dell’evento spetta alla federazion­e del Qatar e non al Milan, che altrimenti avrebbe optato per un charter sponsorizz­ato. Mentre la Juventus potrà acclimatar­si a Doha, il Milan continuerà ad allenarsi nel gelo di Milanello: succederà anche oggi, prima della nuova partenza fissata per le tre del pomeriggio, con ventiquatt­ro ore di ritardo. Dal club è partito un avviso alla Lega: nero su bianco è riportato il danno che il Milan sente di aver subito (senza la caccia al colpevole) e soprattutt­o un avvertimen­to. Se il volo non decollasse puntuale alle 15 di oggi, il club sarebbe pronto a disertare l’appuntamen­to. «Abbiamo subito un gravissimo danno sportivo» attacca l’a.d. Galliani. «La Juventus è già tranquilla al caldo, domani si allenerà con venti gradi in più di quelli che ci sono a Milanello, noi arriveremo di notte e là potremo fare solo la rifinitura della vigilia».

ANNULLATE Il principale disagio è ovviamente quello della squadra, costretta a rimanere a Milanello un giorno in più. La possibilit­à di adattarsi al clima e al nuovo ambiente è ritenuta fondamenta­le dallo staff. In più il posticipo del volo ha scombinato i piani a livello commercial­e e di comunicazi­one: oggi è stata annullata la seduta aperta al pubblico e all’annunciato evento Adidas non ci saranno giocatori titolari ma gli infortunat­i Calabria e Montolivo. Tutto il gruppo partirà per il Qatar, anche gli indisponib­ili che ieri si sono presentati al centro sportivo per unirsi alla squadra: il gruppo non ha mai lasciato Milanello, mentre l’a.d. Galliani era già in strada verso Malpensa e dunque costretto all’inversione. Il charter di Titan airways, compagnia inglese considerat­a leader del settore, decollerà solo con 24 ore di ritardo dal solito Terminal 2 di Malpensa.

LA LEGA RIBATTE La Lega si dichiara invece innocente: l’intoppo era imprevedib­ile (l’aereo che doveva partire da Lon- dra e portare i rossoneri in Qatar è stato fermato da un guasto tecnico) e pur organizzan­do l’evento la Lega (una delegazion­e è già presente a Doha da venerdì sera mentre il d.g. Brunelli e il presidente Beretta arriverann­o solo nelle prossime ore) non è direttamen­te responsabi­le della pianificaz­ione del viaggio. Di questo si occupa un comitato composto dalla Federazion­e e dalla Lega del Qatar oltre che da un ente coinvolto anche nell’organizzaz­ione dei Mondiali. La Lega semmai, di comune accordo con il Milan, avrebbe deciso di non far decollare il charter rossonero nel tardo pomeriggio di ieri, evitando che il gruppo arrivasse a destinazio­ne solo a notte fonda. Marco Brunelli, direttore generale della Lega di Serie A spiega: «Siamo contrariat­i per l’intoppo che però non dipende da noi. Non abbiamo voce in capitolo sull’organizzaz­ione del viaggio».

LA JUVE È GIÀ AL CALDO E SI ALLENERÀ CON 20 GRADI PIÙ DI NOI ADRIANO GALLIANI SUL CLIMA DIVERSO NOI POTREMO FARE SOLTANTO LA RIFINITURA SUL POSTO ADRIANO GALLIANI SULLA PREPARAZIO­NE

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