Il Milan resta a terra «Un altro ritardo e la squadra non parte»
Charter rossonero fermato da un guasto decollerà solo oggi L’a.d. Galliani: «Danno gravissimo». La Lega: «Non è colpa nostra»
Non ci fosse in palio un trofeo a cui per primo Berlusconi tiene in maniera particolare, ci si potrebbe anche scherzare su: il Milan - che ha in Emirates il main sponsor - che finisce per perdere l’aereo. Oppure la squadra allenata da Montella, soprannominato l’Aeroplanino, che manca il decollo. Per il Milan c’è invece pochissimo da ridere e molto da arrabbiarsi: il club rossonero ritiene di aver subito un danno che i vertici definiscono come «gravissimo». La squadra sarebbe dovuta arrivare a Doha nella serata di ieri e avere, come la Juventus, due giorni e mezzo di tempo per adattarsi a campi e nuove temperature. Ma il Milan targato Emirates non poteva salire su un aereo della compagnia? La risposta è no, perché l’organizzazione dell’evento spetta alla federazione del Qatar e non al Milan, che altrimenti avrebbe optato per un charter sponsorizzato. Mentre la Juventus potrà acclimatarsi a Doha, il Milan continuerà ad allenarsi nel gelo di Milanello: succederà anche oggi, prima della nuova partenza fissata per le tre del pomeriggio, con ventiquattro ore di ritardo. Dal club è partito un avviso alla Lega: nero su bianco è riportato il danno che il Milan sente di aver subito (senza la caccia al colpevole) e soprattutto un avvertimento. Se il volo non decollasse puntuale alle 15 di oggi, il club sarebbe pronto a disertare l’appuntamento. «Abbiamo subito un gravissimo danno sportivo» attacca l’a.d. Galliani. «La Juventus è già tranquilla al caldo, domani si allenerà con venti gradi in più di quelli che ci sono a Milanello, noi arriveremo di notte e là potremo fare solo la rifinitura della vigilia».
ANNULLATE Il principale disagio è ovviamente quello della squadra, costretta a rimanere a Milanello un giorno in più. La possibilità di adattarsi al clima e al nuovo ambiente è ritenuta fondamentale dallo staff. In più il posticipo del volo ha scombinato i piani a livello commerciale e di comunicazione: oggi è stata annullata la seduta aperta al pubblico e all’annunciato evento Adidas non ci saranno giocatori titolari ma gli infortunati Calabria e Montolivo. Tutto il gruppo partirà per il Qatar, anche gli indisponibili che ieri si sono presentati al centro sportivo per unirsi alla squadra: il gruppo non ha mai lasciato Milanello, mentre l’a.d. Galliani era già in strada verso Malpensa e dunque costretto all’inversione. Il charter di Titan airways, compagnia inglese considerata leader del settore, decollerà solo con 24 ore di ritardo dal solito Terminal 2 di Malpensa.
LA LEGA RIBATTE La Lega si dichiara invece innocente: l’intoppo era imprevedibile (l’aereo che doveva partire da Lon- dra e portare i rossoneri in Qatar è stato fermato da un guasto tecnico) e pur organizzando l’evento la Lega (una delegazione è già presente a Doha da venerdì sera mentre il d.g. Brunelli e il presidente Beretta arriveranno solo nelle prossime ore) non è direttamente responsabile della pianificazione del viaggio. Di questo si occupa un comitato composto dalla Federazione e dalla Lega del Qatar oltre che da un ente coinvolto anche nell’organizzazione dei Mondiali. La Lega semmai, di comune accordo con il Milan, avrebbe deciso di non far decollare il charter rossonero nel tardo pomeriggio di ieri, evitando che il gruppo arrivasse a destinazione solo a notte fonda. Marco Brunelli, direttore generale della Lega di Serie A spiega: «Siamo contrariati per l’intoppo che però non dipende da noi. Non abbiamo voce in capitolo sull’organizzazione del viaggio».
LA JUVE È GIÀ AL CALDO E SI ALLENERÀ CON 20 GRADI PIÙ DI NOI ADRIANO GALLIANI SUL CLIMA DIVERSO NOI POTREMO FARE SOLTANTO LA RIFINITURA SUL POSTO ADRIANO GALLIANI SULLA PREPARAZIONE