La Gazzetta dello Sport

Che festa in Qatar: «Buffon, nostro numero 1»

Doha c’è uno Juve club Doc, con oltre cento soci: «Vediamo insieme tutte le partite e ci impegniamo nel volontaria­to»

- INVIATO A DOHA

«E’da due mesi che lavoriamo a questo evento, e non vediamo l’ora di veder vincere la nostra squadra sul nostro suolo». Chi parla è Mohamed Wizani, vice-presidente dello Juventus Club Doc Qatar, con sede ovviamente a Doha e la febbre altissima davanti ai propri beniamini. «Il nostro club è nato nel settembre 2014 - dice Mohamed - contiamo circa cento associati e ogni volta che la Juventus gioca ci raduniamo per guardare la gara tutti insieme, compresi alcuni altri appassiona­ti provenient­i da altri paesi». L’ultima volta che la Juve «scese» a Doha venne sconfitta dal Napoli (22 dicembre 2014, Supercoppa italiana, bianconeri due volte in vantaggio grazie a Tevez e due volte raggiunti da Higuain, la seconda proprio alla fine del secondo tempo supplement­are). Era il Napoli di Higuain: ora, pensano nel Club Doc bianconero, è il momento di esultare.

ALE E BUFFON Lo Juventus Club Doc ha sei graduati (il presidente è Abdulla Al Yafie) ed è attiva pure con diverse attività collateral­i. «Siamo molto attenti al volontaria­to - racconta ancora Mohamed -, ci impegniamo per aiutare i malati di diabete o i non vedenti tramite la nostra squadra di calcio: il nostro desiderio è che più gente possibile, oltre a ricevere i nostri aiuti, possa affezionar­si come è successo a noi ai colori bianconeri. La nostra squadra di calcio, fra l’altro, ha vinto diversi trofei e spesso abbiamo organizzat­o viaggi a Torino per vedere dal vivo la Juventus, la nostra squadra del cuore, allo Stadium. Il mio idolo? Naturalmen­te Alessandro Del Piero è il giocatore preferito di sempre; tra i bianconeri della rosa attuale, invece, il capitano Buffon è il numero uno di maglia e di fatto». VINCERE Per l’evento della Supercoppa italiana, il club ha creato diversi eventi, «perché - continua Mohamed - siamo assolutame­nte eccitati all’idea di vedere qui i nostri idoli. Abbiamo organizzat­o un minitorneo a tre squadre al quale parteciper­emo noi, le Leggende arabe e del Qatar e i Soul Riders che si terrà questa sera all’Aspire, centro sportivo in cui si svolgerà la finale. Poi, ci sarà una ce- na con i fan club delle altre regioni tipo Kuwait, Bahrain, UAE e Oman e, soprattutt­o, quando possibile, seguiremo le sessioni di allenament­o della Juventus».

OTTIMISMO La grande accoglienz­a dello Juventus Club Doc Qatar all’aeroporto non è passata inosservat­a: carica da subito «perché siamo convinti - chiude Mohamed Wizani - che la Juventus abbia tutte le qualità per poter vincere, sia questa finale e sia in tutte le competizio­ni in cui è impegnata. C’è la squadra e c’è la qualità » . A Doha e dintorni, quindi, l’ottimismo non manca. E come in tutti gli spostament­i interconti­nentali affrontati negli ultimi anni, la Juve è travolta dall’entusiasmo della gente. E questa è sicurament­e una grande soddisfazi­one per la società, per Allegri e naturalmen­te per i giocatori, la cui popolarità è sempre più grande.

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I taxi speciali di Doha per la Supercoppa italiana: ecco la doppia versione, bianconera e rossonera
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