Biglia & Co.: i pretoriani di Pioli all’esame del «maestro»
Dal capitano a Parolo, Lazio piena di fedelissimi del tecnico interista. De Vrij: «Gli auguro il meglio, tranne che stavolta...»
Chissà se a fine partita avranno voglia di scherzare. Certo, si saluteranno affettuosamente, a prescindere da come si concluderà il match di stasera. Perché tra Pioli e i suoi ex giocatori il legame è stato vero, intenso, unico. Un’avventura durata quasi due stagioni, bellissima il primo anno, un po’ meno il secondo, ma si sa che nelle difficoltà certi rapporti si cementano ancora di più. «E’ un grande allenatore, per me è stato importantissimo, gli auguro il meglio, naturalmente ad eccezione di questa partita», ha detto Stefan De Vrij nei giorni scorsi. Il difensore olandese è solo uno dei tanti fedelissimi di Pioli che stasera proveranno a dargli un dispiacere.
IL SUO CAPITANO In pratica ad eccezione degli ultimi arrivati (stasera tra i titolari i soli Immobile e Wallace) l’intera Lazio è «figlia» di Pioli. E’ la stessa che il tecnico emiliano «costringeva» a cantare l’inno del club biancoceleste prima degli allenamenti. E’ la stessa che Pioli arringò al centro del prato dell’Olimpico dopo la beffa della finale di Coppa Italia persa con la Juve ai supplementari. E’ la stessa che lo portò in trionfo dopo il terzo posto conquistato a Napoli. Ma è anche la stessa che (inconsciamente e senza volerlo) lo mollò un po’ alla volta l’anno successivo. Tutto cominciò da quella maledetta fascia di capitano affidata a Lucas Biglia, il più fedele tra i suoi fedelissimi. Tanto che Pioli lo porterebbe volentieri con sé all’Inter. Una scelta, quella di affidare la fascia all’argentino, che Pioli pagò (non tanto e non solo per i malumori che suscitarono in Candreva quanto per la spaccatura che provocò nello spogliatoio), ma una scelta che aveva una sua logica. E che infatti Inzaghi non si è minimamente sognato di rivedere. Un capitano vero che stasera, insieme agli altri ex pretoriani di Pioli (come Parolo, per esempio, che l’attuale tecnico interista faceva giocare sempre, anche con una gamba sola) spingerà la squadra biancoceleste a dare un dispiacere all’ex condottiero.