La Gazzetta dello Sport

Le chiavi dell’Inter in mano a Banega Perisic «affamato» Candreva garanzia

Ever e Kondo al posto di Joao Mario e Melo Squadra simile a quella che ha vinto col Sassuolo

- Matteo Brega INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

Idubbi li porterà via la rifinitura di questa mattina al Suning Training Center di Appiano Gentile. Ma Stefano Pioli già da ieri, nel tardo pomeriggio, aveva le idee abbastanza chiare sul come affrontare la Lazio questa sera. Senza Felipe Melo e Joao Mario, entrambi squalifica­ti, l’allenatore vorrebbe toccare il meno possibile la squadra che ha vinto domenica a Reggio Emilia.

BANEGA Ecco perché ieri nella seduta pomeridian­a - dopo il brindisi natalizio con i dirigenti e i cronisti - la base di partenza è stata la stessa difesa a quattro davanti a Handanovic: D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Ansaldi. Poi Brozovic e Kondogbia a fare da schermo al tridente Candreva-Banega-Perisic che sosterrà Icardi. Poi, in corso d’ope- ra, Pioli ha provato anche altre soluzioni. Come l’avanzament­o di Ansaldi al posto di Kondogbia con l’inseriment­o di Nagatomo, oppure la staffetta Perisic-Eder. Nella testa di Pioli evidenteme­nte circola il pensiero di come arginare Biglia, il motore di tutta la macchina laziale di Simone Inzaghi. Quel che sembra certo è che l’Inter ritroverà dall’inizio Banega e Kondogbia. L’argentino è il sostituto ideale e più semplice di Joao Mario. Piazzato da trequartis­ta non dovrà solo occuparsi di ordinare la manovra nerazzurra ma anche di scompagina­re quella laziale. Sarà il primo insieme con Icardi a disturbare Biglia per evitare che i palloni arrivino sempliceme­nte agli attaccanti di Inzaghi e per consentire un recupero palla «alto». L’argentino non gioca titolare dal 2 dicembre, da quel tremendo 0-3 di Napoli.

PERISIC A Kondogbia è andata anche peggio perché da quella sera del San Paolo nemmeno è stato più utilizzato da Pioli che invece qualche minuto all’argentino ha concesso. Il francese avrà ancora un’opportunit­à, l’ultima prima della riapertura del mercato. L’Inter potrebbe sacrificar­lo anche in prestito inserendo però l’obbligo di riscatto. Nonostante i gol sbagliati, Perisic è piaciuto a Pioli. Tanto che sarà lui a tirare il carro lungo la sinistra e non solo. I suoi strappi sono necessari per mettere alla prova la tenuta difensiva. E a lui si chiederà pure il gol che con la gestionePi­oli è arrivato solo contro il Milan. Decisivo, vero, ma pur sempre troppo poco per uno come lui. Questa sera non ci sarà Jovetic, non convocato, assente pure ieri per un attac- co febbrile e comunque ormai ai margini del progetto nerazzurro. Allo stadio ci sarà invece Lothar Matthäus, da ieri a Milano. Il tedesco ha salutato la squadra ad Appiano e ieri sera ha partecipat­o alla cena degli Inter Club al Meazza con Nicola Berti. Questa mattina è atteso ad Appiano il patron Zhang Jindong che poi seguirà la partita al Meazza e domani parteciper­à alla riunione-mercato con i dirigenti.

MAZZOLENI Arbitrerà Paolo Mazzoleni che per l’Inter non vuol dire ottimismo. Con lui i nerazzurri hanno perso le ultime 4 gare, compresa quella con la Lazio giocata sempre al Meazza l’anno scorso prima di Natale (1-2). Mazzoleni ha fischiato in un altro k.o. incassato dall’Inter all’Olimpico il 15 dicembre 2012 (1-0, Klose).

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FORTE-GETTY Ever Banega, 28, con la nuova maglia d’allenament­o griffata «suning.com», e Ivan Perisic, 27
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