Tavecchio punge il c.t. «L’Italia ai Mondiali è una cosa scontata»
Il presidente Figc: «Non esiste l’ipotesi di non qualificarci Ventura d.t.? Ma è già responsabile di tutte le nazionali»
Seconda e ultima giornata del seminario dell’Ussi, l’Unione della stampa sportiva, ieri a Coverciano. Ospite d’onore Carlo Tavecchio. Il presidente della Figc ha risposto a qualche domanda e a chi gli ha ricordato come il giorno prima il c.t. Giampiero Ventura per il nuovo anno avesse augurato all’Italia la qualificazione al Mondiale di Russia, il presidente Figc ha ribattuto: «Vorrei vedere, sarebbe il massimo che non facesse gli auguri per qualificarsi. Non la considero neanche l’ipotesi di non qualificarci, l’augurio di qualificazione dovrebbe essere automatico». Punturina che assomiglia a un diktat: qualificazione obbligatoria. A Tavecchio sono stati chiesti lumi sulla nomina di Ventura a direttore tecnico, evento previsto da tempo, che però non si è ancora concretizzato: «Oggi Ventura ha una sua collocazione precisa, è già responsabile del resto delle squadre nazionali, co- me lo era Conte. La mia filosofia prevede che si crei una scuola federale degli allenatori, in modo che la federazione sia forte di suo e abbia allenatori interscambiabili. Se un c.t. se ne va, ecco pronto uno che lo sostituisce. Bisogna creare la “cantera” di Coverciano». Sì, ma l’ufficializzazione di Ventura direttore tecnico, oltre che c.t.? «Cosa vi interessa il discorso dell’ufficialità, che ci sarà quando sarà il momento. Faremo una scuola che avrà un capo». Poi una riflessione: «Spero che in Serie A ci sia un utilizzo dei giovani italiani superiore a quello che si sta verificando, anche se mi risulta che molte delle società di vertice utilizzano giocatori italiani».
CAMPIONATO A 18 Un parere sulla Serie A in corso: «Mi piace molto. Questa settimana ha avuto una svolta con la vittoria della Juve sulla Roma, purtroppo o per fortuna è così, ma penso che non sia deciso ancora niente». Non trova Tavecchio che 20 squadre siano troppe e che la forbice tra prima e ultima fascia sia troppo ampia? «Per me il campionato ideale è a 18 (oggi ne discuterà in un nuovo appuntamento con leghe e componenti, ndr): avremo spazi per le nazionali, per gli stage e per altre cose. Però mettetevi nella parte destra della classifica e dite voi a quelli (i club di A, ndr) di togliere due squadre». Un pensiero sulle coppe: «Non è detto che il Napoli non riesca a sovvertire il pronostico contro il Real». E una previsione sulla Var in sperimentazione: «Sarà l’unico mezzo di garanzia per tutti, grandi e piccoli».
ELEZIONI Tavecchio ha confermato la ricandidatura alle elezioni per la presidenza federale: «Sarei un ipocrita se dicessi di no. Le elezioni si terranno ai primi di marzo (non a febbraio, quindi, ndr) e non posso avventurarmi in previsioni sui voti. Le componenti (i grandi elettori, ndr) valuteranno». Per vincere bisogna ottenere il 50 più uno. Tavecchio ha dalla sua praticamente tutta la Lega Dilettanti, che pesa per il 34 cento. Dovrà convincere Aic ( Associazione calciatori, 20%), Aiac (asso-allenatori, 10%), Aia (arbitri, 2%), Lega di A (12%), Lega di B (5%), Lega Pro (17%). Ora come ora il presidente uscente, che punta a diventare candidato unico, è grande favorito: ha tirato dalla sua parte elettori che prima gli erano ostili, per esempio Renzo Ulivieri, il leader della associazione degli allenatori, che nell’estate del 2014 lo aveva definito «inadeguato» e che oggi collabora con lui; e perché all’orizzonte non si vede un avversario forte. E poi i rapporti con Luca Lotti, nuovo ministro dello Sport, sono buoni. Lunedì i due, Tavecchio e Lotti, si sono incontrati e hanno parlato.
SE ANDRÀ IN RUSSIA, L’ITALIA FARÀ UN GRANDE MONDIALE GIAMPIERO VENTURA 19 DICEMBRE 2016