Kvitova nel dramma Pugnalata in casa da un rapinatore Carriera a rischio
La due volte vincitrice di Wimbledon ferita alla mano sinistra: operata 4 ore, tutte le dita lesionate
Colpita dove si sentiva più al sicuro, tra le mura domestiche. Ferita nel corpo, in quella mano sinistra che racchiude da sempre il suo talento di straordinaria tennista, e anche nello spirito, perché riprendersi dallo shock di un assalto brutale sarà forse più difficile della stessa guarigione fisica, come testimonia l’antico caso di Monica Seles. La carriera di Petra Kvitova, due volte vincitrice di Wimbledon e già seconda giocatrice mondiale ( attualmente è numero 11), è a rischio dopo che un rapinatore entratole in casa l’ha colpita alla mano con un pugnale, provocandole quelle che lei stessa su Facebook ha definito «lesioni severe». Secondo le prime indiscrezioni che filtrano dall’ospedale dove la ceca nel pomeriggio di ieri è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico (quattro ore), sono state compromesse le cinque dita e due tendini e il recupero della piena funzionalità richiederà come minimo tre mesi.
IL FATTO Sono circa le otto e mezzo del mattino quando a Prostejov, la cittadina dove Petra si è formata come giocatrice nel club locale e dove vive da sola quando non è in giro per il mondo, un uomo attorno ai 35 anni suona alla porta del suo appartamento, spacciandosi per un tecnico del gas venuto a control- lare la caldaia. Lei apre, e poco dopo si scatena l’inferno. Le ricostruzioni, frammentarie, raccontano di minacce alla Kvitova con il coltello puntato alla gola da quel soggetto che si rivela subito un malvivente, di una colluttazione in bagno e del tentativo di difendersi della tennista (che è alta 1.82 e pesa più di 70 chili, va ricordato), con la reazione dell’aggressore e le conseguenti, gravi ferite alla mano sinistra. Il rapinatore fugge con 5000 corone, circa 185 euro, lei chiama la polizia e l’ambulanza. Le prime voci sono discordanti: qualcuno parla di tagli superficiali curati già dai paramedici, altri riferiscono addirittura di tendini lesionati intenzionalmente. Quel che è certo è che si tratta di un episodio di delinquenza comune e che non è stato un atto intenzionale, anzi il rapinatore probabilmente immaginava non fosse neppure in casa.
LE PAROLE L’incertezza svanisce nel primo pomeriggio, quando la Kvitova, che in serata avrebbe dovuto giocare un match di beneficenza a Brno insieme all’amica e compagna di nazionale Lucie Safarova, rilascia una dichiarazione sul profilo Facebook: «Come avete sentito, sono stata assalita nel mio appartamento da un uo- mo con un pugnale. Nel tentativo di difendermi sono stata gravemente ferita alla mano sinistra, le lesioni sono severe, ma io sono forte e combatterò. Sono scossa, ma sono ancora viva». E in un comunicato sul sito della squadra di Fed Cup, ringrazierà tutti i fan: «Grazie per il supporto, ciò che mi è accaduto non è certo piacevole, ma ora è alle mie spalle. Mi fido dei medici, andrà tutto bene, non preoccupatevi per me». Katie Spellman, la sua portavoce, poco dopo defi- nirà l’intervento chirurgico «potenzialmente necessario per salvarle la carriera». Messaggi di vicinanza, intanto, continuano ad arrivare da tutto il mondo, in particolare dalle colleghe di un tempo e attuali, a cominciare proprio dalla Safarova («Rabbrividisco, sarebbe potuto capitare a ciascuna di noi») per finire con la Navratilova, cui è stata più volte accostata per la comune nascita ceca e lo stile di gioco («Petra, sono al tuo fianco») e la Keys («Così inquieta per questa notizia. Senza dubbio è una delle più belle persone che abbia mai incontrato, i miei pensieri sono tutti per lei»). Lunedì la Kvitova, reduce da un periodo di allenamento alle Canarie, aveva rinunciato ufficialmente alla Hopman Cup al via il primo gennaio perché l’ultima risonanza magnetica aveva rivelato che la frattura da stress a un piede non era del tutto guarita, dando appuntamento al torneo di Sydney dall’8 gennaio. Una data che adesso sembra lontanissima per chi potrebbe non giocare mai più. Per 185 euro. Una follia.
L’uomo si è spacciato per un tecnico del gas, lei ha provato a difendersi Le sue prime parole: «Lesioni gravi, ho fiducia nei medici. Sotto shock, ma viva»