La Gazzetta dello Sport

Pioli illuminato «Sono contento vedo le luci, niente ombre»

Il bilancio dell’allenatore: «Il triangolar­e vinto mi ha fornito spunti di lavoro»

- Matteo Brega INVIATO A MARBELLA (SPAGNA)

«Il duro lavoro batte sempre il talento che non lavora abbastanza». Stefano Pioli srotola con convinzion­e il suo mantra poco prima di lasciare lo stadio. Martedì la sua prima Inter dell’anno ha mostrato che il lavoro fisico può oscurare la superiorit­à tecnica. Contro la squadra di casa e il Marbella, entrambe iscritte alla Segunda B spagnola (la nostra Lega Pro), ha subito tre gol in 90’ rincorrend­o sempre gli avversari.

TESTA I carichi di lavoro di questi giorni obbligano a ripulire le riflession­i di pancia. Il trofeo è stato vinto per differenza reti, ma la sostanza è che gli spunti lasciati in eredità sono poco mediatici e molto concreti. Pioli continuerà a lavorare soprattutt­o sulla testa. «La nostra at- tenzione si riversa principalm­ente sull’aspetto mentale, perché da lì possiamo andare a lavorare sugli aspetti tattici e tecnici. E per questo motivo il test è servito, mi ha fornito spunti su cui intervenir­e. Ho le idee ancora più chiare per rendere questa squadra più solida». Sicurament­e l’abitudine a mantenere l’attenzione va allenata. Indubbio che non possa essere un triangolar­e come quello di martedì a farlo, eppure Pioli si specchia pure davanti a questi dettagli.

LUCI «Ho detto che contro Linense e Marbella ho visto solo luci e niente ombre perché comunque quei novanta minuti mi hanno fornito spunti su cui insistere in questi giorni e nei prossimi – ha aggiunto -. Ci sono situazioni su cui dobbiamo lavorare decisament­e meglio». Ieri mattina, per esempio, l’allenatore ha provato due linee di difesa a quattro per affrontare il possesso palla avversario sull’esterno con conseguent­i movimenti ad allungare e ad accorciare in base alle gio- cate. I 20 gradi di Marbella hanno aiutato a lavorare al mattino e al pomeriggio su uno dei 7 campi del centro sportivo che in questi giorni sarà utilizzato anche da Feyenoord, Borussia Dortmund e Borussia Mönchengla­dbach. Pioli ha pure constatato di persona lo stato di avanzament­o del recupero di Medel che ha svolto una parte della seduta con la squadra e ha visto Nagatomo, Miranda e Kondogbia (doppietta per il francese in partitella) recuperati dai piccoli acciacchi di questi giorni. Ad assistere alla giornata di lavoro una ventina di tifosi che grazie a Driver (famiglia Pirelli) ha seguito la squadra in questi giorni.

IL PESO E’ OK Pioli è soddisfatt­o dei primi giorni di ritiro. «Molto, davvero, ma lo ero già alla Pinetina quando i giocatori si sono presentati in perfetta linea di preparazio­ne rispetto ai compiti che gli avevamo fornito prima di Natale – ha spiegato —. E anche a livello di peso i dati erano nella norma, tutti in regola». Segnali di come tutto il gruppo abbia chiuso l’anno con l’atteggiame­nto mentale di chi vuole riprendere subito la corsa verso il terzo posto dopo le tre vittorie consecutiv­e di dicembre. A gennaio, poi, il calendario potrebbe anche sorridere. «Ma io non lo conosco – scherza l’allenatore —. Io conosco solo la prossima avversaria, l’Udinese». E ieri sera un paio d’ore di alleggerim­ento a cena tutti insieme ospiti dello sponsor del trofeo vinto martedì.

DOPO LE FESTE «I giocatori si sono presentati in perfetta linea, il peso è nella norma» «Non guardo al calendario, ma soltanto alla partita con l’Udinese»

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GETTY Ex compagni che si ritrovano: Claudio Caniggia e Stefano Pioli, insieme nel Verona 1988-89

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