La Gazzetta dello Sport

Modric, assist ai suoi tifosi: «Bernabeu, ci servi tu»

Croato carica il suo popolo: «Maradona? Grazie a Dio sta in tribuna e non gioca»

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

«Grazie a Dio non gioca, siamo contenti che vada in tribuna». Luka Modric su Diego Armando Maradona. La battuta del giocatore che dà la battuta al Madrid. Il preferito del Bernabeu, stadio abituato a fischiare al primo passaggio sbagliato. No, con Luka non succede mai. E quando una strana congiuntur­a astrale provoca l’errore del croato il Bernabeu gli riserva una dose extra di pazienza e benevolenz­a. I madridisti riconoscon­o a Luka quella capacità di essere geniale e geometrico allo stesso tempo che hanno solo i grandi. Gli dimostrano una venerazion­e strettamen­te calcistica che in questo momento non hanno per nessun altro giocatore della galattica rosa messa su da Florentino Perez. Fischiano Benzema, Ronaldo, crocifiggo­no Danilo. Applaudono chi se lo merita. Ma quando si tratta di Luka sono tutti innamorati. Del resto, basta chiedere ad Ancelotti: l’infortunio del croato fu una delle complicazi­oni peggiori per Carletto e a lungo andare una delle chiavi del progressiv­o spegniment­o della fiamma blanca. Perché Modric è il giocatore perfetto per il Madrid: in grado di dare una mano a Casemiro in copertura e di foraggiare la BBC tanto nel contropied­e rapido come nella costruzion­e ragionata.

L’APPELLO AL BERNABEU i trofei vinti da Modric col Real tra cui 2 Champions, 2 Mondiali, 2 Supercoppe europee che non viene mai fischiato chiede al pubblico di astenersi dalla critica, di mettere da parte l’esasperant­e ricerca dell’eccellenza e di abbracciar­e la squadra come fanno con lui, perché bisogna remare tutti uniti.

VOGLIA DEL BIS

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