Rugani è una freccia Benatia superato Anche senza la BBC la Juve è tranquilla
Gli acciacchi del tempo pesano sui giganti della difesa, eppure la Signora non sente particolari palpitazioni. Fino a qualche mese fa la notizia di una BBC con problemi di sintonizzazione avrebbe provocato tachicardia in casa Juve, ma ormai è stato trovato un rimedio naturale: è biondino e con la faccia pulita, nonostante la cattiveria imposta dal ruolo. Daniele Rugani, uno che i gialli li vedeva solo in libreria, ha imparato quasi controvoglia l’espressione feroce da stopper. E, intanto, è uscito definitivamente dalla casella «riserve»: vista la crescita verticale dell’ex Empoli, Allegri può pensare di andare in serenità a Oporto anche senza due dei tre scudieri davanti a Buffon. Una chiusura dopo l’altra, è sempre più una sicurezza in un reparto tra i migliori del pianeta. Così Chiellini e Barzagli possono recuperare con discreta calma dagli infortuni: accanto a Bonucci, l’affidabilità sarebbe ga- rantita anche in Champions. Lo dicono pure le fredde statistiche: Rugani, nelle medie a partita, vince più duelli aerei rispetto ai colleghi anziani. L’anticipo alto e vigoroso è l’insegnamento principale di Barzagli. Da aggiungere anche l’intelligenza e l’innato senso della posizione che fa mettere il piedino quando serve: non è un caso che sia il migliore per numero di respinte difensive.
IL SORPASSO La presenza dei tre centurioni rischiava di tagliare le ali al 22enne in rampa di lancio: nonostante i buoni voti, anche quest’anno Rugani finiva sempre per sedersi in panchina. Allegri, però, non ha mai smesso di dargli carezze pubbliche e private: all’occorrenza, Daniele è la prima pedina del tecnico. Lo era nell’epoca della difesa a3,a maggior ragione in questa sperimentazione a 4. La gerarchia del reparto è ormai cristallizzata: Rugani ha compiuto il sorpasso definitivo su Medhi Benatia, uno dei tanti assegni staccati d’estate dall’a.d. Marotta. Il marocchino sarebbe dovuto affacciarsi poco dietro a Barzagli-Bonucci-Chiellini, ma è relegato al ruolo di quinto centrale, non solo per il tempo passato in Coppa d’Africa. Le conseguenze sono anche contabili: il riscatto di Benatia è fissato a 17 milioni e, vista l’aria che tira, è in bilico. Intanto, però, si è seminato bene: dal 2018, accanto a Rugani, ci sarà Caldara, altro rimedio contro i problemi di invecchiamento.