Pescara: via Oddo Liverani in pole Il sogno è Zeman
Dopo la conferma, a sorpresa arriva l’esonero di Sebastiani: «Così i giocatori non avranno più alibi». Il tecnico: «Grazie a tutti»
Lasciarsi a San Valentino è davvero paradossale. Il Pescara e Oddo come certe coppie in crisi che non hanno il coraggio di dirsi addio per mesi, e che alla fine sbottano proprio nel giorno sbagliato, dopo una serie di tentativi andati a vuoto. Domenica sera vicino alle dimissioni, lunedì sera confermato, martedì esonerato: queste le 72 ore che hanno portato alla fine dell’era Oddo (e del vice Marcello Donatelli). Un comunicato ufficiale alle 16.30 chiude l’esperienza del 40enne allenatore pescarese, durata poco meno di due anni con una finale play off di B persa contro il Bologna nel 2015 e una vinta nel 2016. Ieri era a pranzo nella sede del presidente Sebastiani, in centro, con il numero uno del club e il d.s. Leone. Una semplice pizza, ma indigesta, visti gli effetti. Le parti si sono lasciate apparentemente con una stretta di mano. Ma è chiaro che qualche divergenza sia emersa dopo Torino per portare alla decisione, clamorosa per i modi e i tempi, della società. Alle 14 al Poggio degli ulivi c’era Luciano Zauri in campo a dirigere il primo allenamento della settimana. « La speranza è che questo ulteriore sacrificio possa responsabilizzare l’attuale gruppo di calciatori affinché non si ripetano mai più prestazioni come quelle offerte», la nota sul sito del club. Di Oddo nessuna traccia, solo una dichiarazione a mezzo Facebook: «In questi anni a Pescara ho avuto la fortuna di gioire con la mia città, con la mia gente, ma anche di soffrire con loro. Un percorso bellissimo iniziato con una promozione sfiorata, proseguito poi con una stagione straordinaria che ci ha portato meritatamente in Serie A, a confrontarci con grandi squadre. Chiedo scusa alla città e ai pescaresi che, nonostante tutto, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno. Voglio ringraziare il mio staff, i gioca- tori con i quali ho condiviso questa avventura e tutte le persone che lavorano con grande professionalità e dedizione ogni giorno all’interno del Pescara. Infine, voglio ringraziare il presidente Sebastiani per avermi dato la possibilità di iniziare una nuova carriera, quella di allenatore, ma soprattutto per avermi regalato la gioia immensa di guidare la mia squadra del cuore».
LIVERANI IN POLE Sebastiani e Leone sono rimasti in sede tutto il pomeriggio per la caccia al successore. È Fabio Liverani il nome caldo per raccogliere l’eredità di Oddo. L’ex centrocampista di Lazio e Perugia, 40 anni, coetaneo del suo ex compagno di squadra in biancoceleste, è senza squadra da fine stagione 2014-2015: l’ultima panchina in Inghilterra, al Leyton Orient. Nella lista dei papabili, contattati dalla società fin dal primo pomeriggio di ieri, anche Franco Colomba. Ieri attorno alle 19, però, l’ex tecnico di Bologna, Parma e Padova, 62 anni, ha negato qualsiasi contatto con Sebastiani e Leone: «Nessuno mi ha contattato». Ovviamente, nel gioco delle parti, potrebbe aver detto una bugia. Anche Ivo Iaconi è nell’elenco dei tecnici che interessano al Pescara, ma per l’ex biancazzurro stesso discorso: ha fatto sapere di non aver avuto contatti con nessun responsabile della società fino a ieri sera. Delio Rossi e Gigi De Canio non intendono firmare un contratto fino a giugno, proposta sulla quale Sebastiani non ammette deroghe. Resta un’ultima idea: Zauri, collaboratore tecnico di Oddo, o Davide Ruscitti o Pierluigi Iervese, tecnici delle giovanili. Fin qui le ipotesi più realistiche ma c’è un sogno, un nome capace di infiammare i tifosi del Pescara: Zeman. Sebastiani ci proverà fino all’ultimo a convincere il boemo a tornare dove è stato protagonista di una straordinaria promozione in A nel 20112012. Intanto Liverani spera: ha lavorato con Oddo e Donatelli ai tempi del Genoa, conosce i metodi di lavoro e anche un po’ l’ambiente. L’allenatore romano ha voglia di cancellare l’onta dell’esonero subito a Genova da Preziosi nel 2013 dopo 6 gare di A (quattro sconfitte, un pari e una grande vittoria in un derby contro la Samp). Entro oggi la società vuole scegliere il nuovo tecnico in vista della prossima sfida. Che, strano gioco del destino, vedrà il Pescara sfidare il Genoa. Toccasse a Liverani, sarebbe subito una partita dalle mille e una motivazioni...