Ulivieri conferma «Noi allenatori compatti con Tav»
Designato all’unanimità dall’assemblea dell’Aiac «Abodi? Nel 2014 poteva votare Albertini come noi»
Non è un colpo da k.o., ma fa tanto male. Grazie all’endorsement chiaro e inequivocabile pronunciato da Ulivieri, Tavecchio si assicura una ripresa importante, Abodi ora deve rincorrere.
LAST MINUTE Non è stato un gioco da ragazzi. Hanno provato a fargli cambiare strada anche quando si era già esposto. L’ultimo a provarci è stato il capo dei Calciatori Damiano Tommasi. «Incontriamoci, vengo io da te». «Resta lì, non perdere tempo». Non ci credevano, non volevano, e ora non possono crederci. Renzo Ulivieri sta con Carlo Tavecchio, senza se e ma. Gli Allenatori sostengono l’attuale presidente federale, all’unanimità. Quel 10%, al netto di fisiologiche piccole perdite che si registreranno in tutte le componenti, andrà compatto a Tavecchio. «Provate a portarci via i voti, se volete perdere. Io sono fiero della nostra compattezza», arriva a dire Ulivieri. Tommasi, intercettato al Consiglio federale del Coni, è «senza parole. Nel 2011 si incatenò contro Tavecchio, ora lo vota». E Abodi, che sperava almeno che Ulivieri rinviasse di qualche giorno l’annuncio, ne prende atto, ma «ho visto che Renzo ha fatto fatica a spiegare il perché del suo sostegno a Tavecchio».
AUTONOMI Il perché non sostiene lo sfidante, invece, si è capito benissimo. «Abodi dice che ho la possibilità di cambiare il calcio? Anche lui poteva farlo due anni fa, votando come noi Albertini...». Ma non è soltanto una ripicca, anzi. Al termine di un’assemblea che recepisce l’indicazione del Consi- glio direttivo e indica Tavecchio all’unanimità, Ulivieri, eletto per il quarto mandato consecutivo («Come Fidel...), illustra come è nata la sintonia con l’attuale presidente federale, cui negli ultimi giorni ha lavorato in maniera decisiva il neo presidente della Lnd Cosimo Sibilia, anche ieri, per convincerlo a mollare subito gli ormeggi. «Alla base di questa scelta c’è l’interesse dei nostri allenatori sul territorio – spiega Ulivieri –: sono questi che hanno bisogno più di altri dell’appoggio della nostra associazione. La priorità discussa con Tavecchio è quella di far si che ogni squadra di ogni società affiliata alla Figc abbia un allenatore regolarmente diplomato presso la nostra scuola di Coverciano». Anche sullo stupore di Tommasi, il presidente dell’Aiac non esita: «Non c’è una condizione particolare per cui dobbiamo andare sempre per la stessa strada. Mi spiego: se Tommasi o Nicchi si fossero candidati alla presidenza federale, li avremmo sostenuti. Ma essendo quelle di Tavecchio e Abodi candidature che provengono dalle leghe, al- lora riteniamo di agire in autonomia».
DUE BLOCCHI Con il 10% degli Allenatori e il 34% dei Dilettanti, che Sibilia compatterà il più possibile, Tavecchio supera quota 40 e fa un bel passo verso la rielezione. In serata Abodi, uscito da un incontro lampo con Malagò, assicura: «Sarà gara aperta». Il presidente del Coni, che invocava unità, commenta così: «La discesa in campo di Abodi? Io ho solo fatto notare che con due blocchi contrapposti sarà più difficile fare le riforme che il calcio italiano attende».