La Gazzetta dello Sport

Ulivieri conferma «Noi allenatori compatti con Tav»

Designato all’unanimità dall’assemblea dell’Aiac «Abodi? Nel 2014 poteva votare Albertini come noi»

- Alessandro Catapano

Non è un colpo da k.o., ma fa tanto male. Grazie all’endorsemen­t chiaro e inequivoca­bile pronunciat­o da Ulivieri, Tavecchio si assicura una ripresa importante, Abodi ora deve rincorrere.

LAST MINUTE Non è stato un gioco da ragazzi. Hanno provato a fargli cambiare strada anche quando si era già esposto. L’ultimo a provarci è stato il capo dei Calciatori Damiano Tommasi. «Incontriam­oci, vengo io da te». «Resta lì, non perdere tempo». Non ci credevano, non volevano, e ora non possono crederci. Renzo Ulivieri sta con Carlo Tavecchio, senza se e ma. Gli Allenatori sostengono l’attuale presidente federale, all’unanimità. Quel 10%, al netto di fisiologic­he piccole perdite che si registrera­nno in tutte le componenti, andrà compatto a Tavecchio. «Provate a portarci via i voti, se volete perdere. Io sono fiero della nostra compattezz­a», arriva a dire Ulivieri. Tommasi, intercetta­to al Consiglio federale del Coni, è «senza parole. Nel 2011 si incatenò contro Tavecchio, ora lo vota». E Abodi, che sperava almeno che Ulivieri rinviasse di qualche giorno l’annuncio, ne prende atto, ma «ho visto che Renzo ha fatto fatica a spiegare il perché del suo sostegno a Tavecchio».

AUTONOMI Il perché non sostiene lo sfidante, invece, si è capito benissimo. «Abodi dice che ho la possibilit­à di cambiare il calcio? Anche lui poteva farlo due anni fa, votando come noi Albertini...». Ma non è soltanto una ripicca, anzi. Al termine di un’assemblea che recepisce l’indicazion­e del Consi- glio direttivo e indica Tavecchio all’unanimità, Ulivieri, eletto per il quarto mandato consecutiv­o («Come Fidel...), illustra come è nata la sintonia con l’attuale presidente federale, cui negli ultimi giorni ha lavorato in maniera decisiva il neo presidente della Lnd Cosimo Sibilia, anche ieri, per convincerl­o a mollare subito gli ormeggi. «Alla base di questa scelta c’è l’interesse dei nostri allenatori sul territorio – spiega Ulivieri –: sono questi che hanno bisogno più di altri dell’appoggio della nostra associazio­ne. La priorità discussa con Tavecchio è quella di far si che ogni squadra di ogni società affiliata alla Figc abbia un allenatore regolarmen­te diplomato presso la nostra scuola di Coverciano». Anche sullo stupore di Tommasi, il presidente dell’Aiac non esita: «Non c’è una condizione particolar­e per cui dobbiamo andare sempre per la stessa strada. Mi spiego: se Tommasi o Nicchi si fossero candidati alla presidenza federale, li avremmo sostenuti. Ma essendo quelle di Tavecchio e Abodi candidatur­e che provengono dalle leghe, al- lora riteniamo di agire in autonomia».

DUE BLOCCHI Con il 10% degli Allenatori e il 34% dei Dilettanti, che Sibilia compatterà il più possibile, Tavecchio supera quota 40 e fa un bel passo verso la rielezione. In serata Abodi, uscito da un incontro lampo con Malagò, assicura: «Sarà gara aperta». Il presidente del Coni, che invocava unità, commenta così: «La discesa in campo di Abodi? Io ho solo fatto notare che con due blocchi contrappos­ti sarà più difficile fare le riforme che il calcio italiano attende».

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Renzo Ulivieri, 76 anni, presidente dell’Aiac dal 2004, ieri eletto per il quarto mandato consecutiv­o. «Un mandato alla Fidel Castro...», ha scherzato
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BOZZANI Carlo Tavecchio, 73 anni
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