E ora Armstrong rischia di pagare 100 milioni
Li reclama la Giustizia americana per la frode con la Us Postal: si andrà a processo
Si chiama Christopher Cooper e di mestiere fa il giudice federale degli Stati Uniti, a Washington. E in una decisione motivata attraverso 37 pagine, ha di fatto legittimato un nuovo processo contro Lance Armstrong, che rischia così di essere condannato a pagare circa 100 milioni di dollari (94 milioni di euro) per avere frodato lo Stato americano. Li reclama il Ministero della Giustizia.
ACCUSE Alla base, naturalmente, c’è il doping (prima scoperto, poi confessato) del texano, privato dei 7 Tour de France vinti con l’inganno e radiato. E la sponsorizzazione alla sua squadra dell’Us Postal, il servizio pubblico delle poste americane: più di 32 milioni di dollari versati (di cui 13,5 ad Armstrong) alla società di gestione Tail wind Sports Corp., a cui per l’accusa vanno aggiunti danni e interessi. Per il giudice Cooper, ci vuole una giuria per stabilire se lo Stato americano ne abbia avuto un pregiudizio. Il tutto dopo le richieste di Floyd Landis, ex compagno di Armstrong (a sua volta dopato e privato del successo al Tour 2006), che poi si è rivelato il grande accusatore del texano. Paul D. Scott è il legale di Landis e ha detto: «Sono soddisfatto che si vada a processo, la ‘finish line’ per Armstrong si sta avvicinando velocemente». Mentre Elliot Peters, avvocato di Armstrong, ha ribattuto: «Non c’è alcuna evidenza di una qualsiasi quantificazione di un danno finanziario. Adesso il governo va verso un processo che, praticamente, non può vincere».
NORMA Una norma chiave di questo procedimento è la «False Claims Act», quella a cui si è appellato Landis lamentando la frode di chi, come Lance, ha corso imbrogliando mentre portava le insegne della Us Postal. E, secondo fonti giudiziarie, il mennonita, che ora vende legalmente a Denver la cannabis nel negozio «Floyd’s of Leadville», potrebbe incassare una percentuale sui danni pari al 25%. Finora Armstrong non ha avuto solo danni «sportivi» dal conclamato doping, visto che ha perso i principali sponsor e, in una serie di procedimenti, è stato condannato a pagare in totale circa 10 milioni di dollari. Rispetto a quanto rischia ora, sembra perfino poco.