La Gazzetta dello Sport

Sentenza pesante: 4 anni di squalifica per Orsi Toth

Positiva al clostebol il 19 luglio 2016: il Tribunale antidoping non concede attenuanti

- Valerio Piccioni

Quattro anni di squalifica. Viktoria Orsi Toth, azzurra del beach volley, bloccata proprio alla vigilia della partenza per le Olimpiadi di Rio per la positività al clostebol in un controllo antidoping effettuato il 19 luglio, resterà fuori dall’attività agonistica fino al 18 luglio del 2020. La prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping non le ha concesso attenuanti, applicando il codice nel punto in cui prevede una squalifica di questa lunghezza per tutti coloro che «non siano stati in grado di dimostrare che la violazione non è intenziona­le». Finite le udienze, i giudici avevano preso altre due settimane per decidere, si era pensato che questo potesse spianare la strada a un verdetto diverso e invece la sanzione è stata di quattro anni.

PRECEDENTI Un esito diverso da quello che riguarda il caso della velista Roberta Caputo, anche lei azzurra, anche lei bloccata per un controllo antidoping a sorpresa proprio prima di Rio, e sempre per il clostebol, condannata però a 17 mesi. In primo grado, quattro anni aveva avuto invece anche Niccolò Mornati (in quel caso la sostanza della positività era stata l’anastrozol­o), una squalifica che in sede di appello era stata dimezzata perché i giudici avevano stabilito la mancanza di intenziona­lità. E’ probabile che la Orsi Toth ricorra ora in appello presso la seconda sezione del Tribunale.

CERCANDO UN PERCHE’ Il «clostebol metabolita» è un anabolizza­nte. Subito dopo la positività, la Orsi Toth aveva riavvolto il nastro del mese precedente al controllo — in cui era stata esaminata, con esito negativo, altre tre volte — cercando di trovare una ragione che potesse giustifica­re la presenza nelle urine della sostanza. Aveva fatto analizzare delle creme, poi aveva provato con il cibo, quindi con un integrator­e. Tutta la documentaz­ione di questi esami alla ricerca di un perché è stata presentata dalla difesa dell’atleta in sede di dibattimen­to. Senza convincere, evidenteme­nte, il Tribunale. Fra l’altro, la stessa Procura antidoping aveva chiesto una pena ridotta di due anni. «Prima di qualsiasi reazione, sarà necessario aspettare le motivazion­i», dice Paolo Buongiorno, il procurator­e dell’atleta.

UN ALTRO CASO Intanto c’è un altro caso in anticamera che riguarda un azzurro dell’equitazion­e, che ha raggiunto le tre violazioni regolament­ari (controlli saltati o mancato aggiorname­nto della reperibili­tà), la soglia che fa scattare la squalifica.

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TARANTINI Viktoria Orsi Toth, 26, ungherese naturalizz­ata italiana

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